Risanata l'Elementare di Villanuova
Folla delle grandi occasioni domenica mattina in piazza Roma a Villanuova, per l'inaugurazione dei restauri all'edificio delle scuole elementari. Con un ospite d'occasione: il professor Antonio Zichichi.

Piazza Roma, nel cuore di Villanuova, era particolarmente affollata sabato mattina: in programma c’era l’inaugurazione della scuola elementare, da poco ristrutturata dopo i pesanti danni subiti dall’edificio pubblico a causa del terremoto del 2004. Tutte presenti naturalmente le autorità locali; a partire dal sindaco Ermanno Comincioli, che ra accompagnato dagli assessori Caterina Dusi, Ignazia Tellaroli e Franco Cocca.

Con loro c’erano il parroco della cittadina, don Giacomo Franceschini, il sindaco di Vallio Terme, Pietro Neboli, il vicesindaco di Gavardo Gino Toffolo, il presidente della Comunità montana della Valsabbia Ermano Pasini e i rappresentanti delle forze dell’ordine.
Ma c’erano soprattutto le molte decine di allievi dell’istituto, che hanno seguito con un sincero entusiasmo tutta la cerimonia cantando a gran voce l’inno di Mameli eseguito dalla banda cittadina per accompagnare il momento del taglio del nastro.

E infine c’era anche un ospite d’eccezione, che ha contribuito a rendere ancora più speciale questa occasione, di per sé già straordinaria: parliamo del professor Antonio Zichichi, l’illustre fisico di fama mondiale che aveva deciso di rimanere a Villanuova dopo essere intervenuto la sera precedente, nella cornice della chiesa parrocchiale, alla conferenza «Tra fede e scienza». Dallo studioso siciliano sono arrivate parole di elogio dirette al valore della «buona amministrazione», realizzata attraverso l’efficienza e la collaborazione fra istituzioni, che ha reso possibile il recupero della scuola in questione, addirittura inagibile dopo il sisma.

Dalle pessime condizioni rilevate in seguito alle scosse sismiche del novembre del 2004 è infatti rinato un edificio moderno nella concezione strutturale, che non ha però rinunciato al suo caratteristico aspetto estetico esterno, figlio dell’architettura del ventennio fascista.
Il costo totale dell’intervento di risanamento e rifacimento interno ammonta a quasi mezzo milione di euro, e gran parte della spesa è stata a carico della Regione Lombardia.

Luca Cortini da Bresciaoggi
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