Una tassa che sembrava abolita (?) ritorna per una quota in capo ai cittadini. La confusione regna sovrana quando si parla di imposte sulle casa, e come regalo di fine/inizio anno il Governo ha costretto i Comuni che avevano alzato l’aliquota oltre la soglia standard del 4 per mille a chiedere ai cittadini di pagare il 40% della maggiorazione.
Fra i 68 comuni della Provincia di Brescia, anche sette valsabbini avevano aumentato l’aliquota lo scorso anno: Bagolino, Vallio Terme e Vobarno fino a 0,550; Lavenone, Provaglio Val Sabbia e Serle fino a 0,500 e Prevalle dello 0,460.
In questi sette Comuni i cittadini proprietari di immobili adibiti ad abitazione principale o di terreni a conduzione diretta hanno tempo fino al 24 gennaio per versare il dovuto.
Il calcolo della Mini-Imu si deve fare partendo dalla base imponibile, trovabile con la rendita catastale rivalutata del 5% moltiplicata per il coefficiente di riferimento. A questo va poi aggiunta l'aliquota del 4 per mille e quella dei singoli comuni che l'hanno aumentata. A questo punto una volta sottratte eventuali detrazioni (figli a carico, prima casa ecc) si deve calcolare il 40% di questa somma dovuta per sapere quanto sarà la Mini-Imu.
I Comuni interessati hanno attivato degli appositi sportelli per aiutare i cittadini per questa imprevista incombenza e sui loro siti sono riportate le indicazioni per il calcolo e il pagamento. Si stima che in media i cittadini dovranno versare attorno ai 40 euro. I versamenti devono essere effettuati con il modello F24.