La cultura ci alimenta
di c.f.

Sarà presentato lunedì prossimo nella sala consiliare di Vallio Terme il nuovo progetto pluriennale dell’Ecomuseo del Botticino dedicato a Expo 2015 e al centenario della Prima guerra mondiale



L’Ecomuseo del Botticino, partendo dai prossimi appuntamenti, Expo2015 e l’anniversario della 1° Guerra Mondiale, con lo scopo di proseguire nella strada intrapresa di conservazione della cultura e promozione del territorio, per gli anni 2014/2020, ha dato vita al progetto “La Cultura ci Alimenta”, piano di marketing territoriale legato alla conservazione dei beni culturali immateriali, sia quelli legati al cibo, agli alimenti e alimentazione che quelli di fatti e storia locale.

L’iniziativa sarà presentata lunedì prossimo, 3 febbraio, alle 20.30 presso il municipio di Vallio Terme, in via Repubblica 1, alle amministrazioni comunali dei Comuni della rete dell’Ecomuseo (il territorio che abbraccia il bacino marmifero posto ad est di Brescia che comprende Botticino, Rezzato, Mazzano, Serle, Nuovolera, Nuvolento, Prevalle, Paitone, Gavardo, Vallio Terme e le frazioni S. Eufemia e Caionvico), alle associazioni e alle aziende del posto.

Il progetto si articola in due temi: “Storia della Civiltà Umana, Storia del Cibo: le produzioni locali e lo sviluppo territoriale verso Expo 2015”; “1915/1918 La Grande Guerra: Storie di Confine”.

«Il progetto, in vista di Expo 2015 – spiegano gli organizzatori –, rappresenta, dopo i passi fatti negli anni precedenti, un ulteriore passo verso la promozione del territorio della montagna carsica bresciana e un percorso didattico tenuto nelle scuole primarie, medie inferiori e superiori che coinvolge sale civiche, biblioteche e beni materiali con lo scopo di insegnare a valorizzare la dimensione locale ecomuseale rivalutando e riscoprendo quelle caratteristiche uniche dei luoghi modellati da saperi, tradizioni, specificità ambientali, ricchezze sociali a relazionali. In secondo luogo, sarà l’occasione per promuovere il territorio ecomuseale come destinazione turistica ‘slow’ per un turismo partecipativo che vede protagonista la comunità locale come già accade in alcune località europee».

Per quanto riguarda la Grande Guerra, «Facendo riferimento alla storia italiana e mondiale - spiegano dall'Ecomuseo -, si analizzeranno gli eventi, le date, i personaggi e i luoghi fisici che non solo hanno caratterizzato la vita degli abitanti del territorio dell’ecomuseo ma hanno anche lasciato un segno forte nella vita culturale e nel territorio ecomuseale; monumenti, calendari celebrativi, letteratura popolare, lettere, sono alcuni delle testimonianze della memoria collettiva che si vogliono non dimenticare».

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