L'affondo struggente
di Itu

Non mi piace il carnevale, ma i suoi dolci mi commuovono fin nell'eco della mia infanzia. In fondo, dopo gli sberleffi arriva la primavera



Prima ho controllato: uova , farina, lievito,burro, patata, zucchero, uova , olio.

Gli ingredienti ci sono e oggi mi è difficile averli tutti in contemporanea, è già festa poter procedere e in questo periodo strano di tradimenti ostinati alla nostra fragile dignità c'è la speranza dei bomboloni.

Ritorno bambina e giro per casa inebriata del profumo di lievito e limone, passo accanto ai caloriferi occupati da sedie e bacinelle di fragrante impasto ricoperti di canovacci lindi, pregusto nell'attesa della giusta lievitatura quel peccato che si rinnova a carnevale.

Mia madre quando poteva preparava quel dolce che prende nome di graffe, bomboloni, ciambelle e che si tuffa nell'olio e nello zucchero beffandosi dell'apporto pretenzioso di colesterolo.

Mi ricordo delle abbuffate mondiali, rinnovate ogni qualvolta passavo dalla friggitoria d'angolo al mercato che nel vento di libeccio mi portava lo stesso profumo sovrabbondante e mi trovavo a rovistare nelle tasche le 500£ necessarie a rinnovare quel bollente affondo soffice di zucchero tra i denti.

Così mentre impasto percorro la vita che si rinnova in un dolce fritto che si prende gioco degli ultimi geli e prende forma della nuova primavera.
 
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