Illary, tra le più belle brune della Lombardia
di Pablo Soardi

Ennesimo riconoscimento per l’azienda agricola di Ennio Bonomi di Pertica Bassa, che con una sua bovina da latte ha conquistato il terzo posto assoluto e il primo di categoria


Non stiamo certo parlando della moglie di Totti e nemmeno di Miss Padania, ma di una valsabbina davvero Doc, ovvero della splendida Albon Alibaba Illary.

È nel confronto regionale avvenuto ad Edolo in Vallecamonica il 4-5 aprile scorso, nell'ambito della Mostra Regionale bovini di razza Bruna che, la nostra Illary, presentata dall'Azienda Agricola Bonomi Ennio di Pertica Bassa, riconferma i successi avuti pochi mesi fa a livello Nazionale.
Per lei nuovamente un primo posto nella categoria Vacche in lattazione da 3-4 anni Senior, con il titolo di miglior mammella di categoria, risultato che le ha permesso poi di competere nella finale migliori vacche dove ha ottenuto il piazzamento al terzo posto assoluto. Buoni i risultati anche per gli altri tre soggetti preparati per l'occasione dall'azienda valsabbina con Alice, Loren e Zarina, quest'ultima si è aggiudicata un terzo posto di categoria e menzione d'onore come seconda migliore mammella.
Nell'insieme, il punteggio raggiunto dalle proprie concorrenti, ha garantito all'azienda di Bonomi un secondo posto assoluto come miglior espositore.

Campionessa incontrastata della mostra la ormai nota Galbi Nesta Ivrea, già campionessa nazionale, una bovina presentata dall'allevamento Galbardi Alessandro di Zone (BS), questi ha ottenuto anche il primo posto come miglior espositore, riconfermando quindi anch'esso i risultati brillantemente raggiunti a febbraio di quest'anno a livello nazionale.

La competizione, organizzata dall'Associazione Provinciale Allevatori di Brescia in collaborazione con la Comunità Montana di Vallecamonica e comune di Edolo, era riservata esclusivamente a vacche in lattazione, 21 gli espositori presenti con un totale di cinquanta capi , tutti soggetti di elevato livello provenienti da Sondrio, Bergamo, Lecco e Brescia. Possiamo asserire, come sottolineato dai giudici intervenuti alla manifestazione che, da alcuni anni a questa parte, la nostra Brescia si riconferma, nel campo genetico per la razza bruna, una delle provincie migliori in Italia. Il presidente Pè ha ricordato che gli allevatori bresciani, con il sostegno tecnico dell' Associazione Allevatori, stanno da tempo lavorando molto bene sulle scelte riproduttive ed è poi nelle competizioni come queste che i risultati diventano evidenti: animali forti, longevi, altamente vocati alla produzione di latte, ma anche animali che poi, in azienda, sono in grado di dare soprattutto latte di qualità.

Teniamo presente che, quella della bruna, è una razza profondamente legata al territorio montano e, se pur con una impronta genetica meno “nostrana” e nello stesso tempo con una gestione più moderna, che qualcuno potrebbe ritenere meno romantica, la sua permanenza nelle nostre valli è certamente una garanzia per la salvaguardia dell'ambiente che ci circonda. Certo tutti ricordano con un po' di nostalgia la vecchia immagine del mungitore con secchio e sgabello di legno, ma per fortuna anche in campo zootecnico la tecnologia e il progresso vanno avanti , e questo lavoro, divenuto più sostenibile, diventa più appetibile anche per i giovani che potrebbero essere i futuri custodi della nostra terra.
Che dire, buoni animali, gestiti da bravi allevatori, che fanno del bene al nostro territorio, a loro il nostro plauso.

Pablo Soardi
(Associazione Provinciale Allevatori di Brescia)
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