Quarto arresto, finalmente lo spacciatore finisce in galera
di Salvo Mabini

In poco più di tre anni gli hanno messo le manette quattro volte e sempre per lo stesso tipo di reato. Questa volta però il 31enne marocchino domiciliato a Gavardo si sono aperte le porte del carcere


N.B. lo sapeva che stava rischiando grosso continuando a spacciare cocaina nel centro storico di Gavardo.
Così si era premunito e con l’aiuto di J.B., un connazionale incensurato che gli faceva da “cavallino”, più giovane di lui di un anno, pensava di farla franca.

Funzionava a questo modo: il cliente trattava la merce con J.B. il quale riferiva a N.B. che ne recuperava una dose, la consegnava a J.B. che aveva il compito di consegnarla e riscuotere circa 50 euro.
Così lo spacciatore pluripregiudicato non veniva mai a contatto col cliente e la legge, si sa, senza prove certe non può accusare nessuno.

Peccato per lui che i carabinieri gavardesi al comando del maresciallo Santonicola, dopo averne scoperto il giochino, nei giorni scorsi sono riusciti a documentare tutti i vari passaggi e a fermare nella centralissima Piazza Zanardelli i tre “attori” della tragicommedia.
Segnalato come assuntore l’italianissimo tossicodipendente, per i due marocchini presi in castagna sono scattate le manette, con l’accusa di traffico illecito di sostanze stupefacenti “in concorso”, che è un’aggravante.

Dopo la convalida dell’arresto per entrambi, il trentenne, incensurato, che risulta domiciliato a Montichiari, è stato rimesso in libertà ed è in attesa del processo, che verrà celebrato il prossimo 10 maggio.

Al compare pluripregiudicato, irregolare sul territorio italiano ma impossibile da espellere per i procedimenti in corso a suo carico, il “giochino” è invece costato caro: per lui questa volta si sono aperte le porte del carcere.

Rimane la constatazione, amara, che i carabinieri di Gavardo abbiano dovuto arrestarlo quattro volte, prima che finisse a Canton Mombello.


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