Bilancio soddisfacente per la Rurale
di Giancarlo Marchesi

A fronte di pesanti sofferenze registate da tutto il sistema bancario nazionale e senza mancare al ruolo sociale che la contraddistingue, la "Giudicarie Valsabbia Paganella" porterà all'assemblea generale del 30 maggio segnali di fiducia



Nello scenario economico della Valle Sabbia e del basso Trentino si iniziano a scorgere alcuni segnali positivi.
Di questo sono convinti Andrea Armanini e Davide Donati, rispettivamente presidente e direttore generale della Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella, che ha reso noto i dati di bilancio che saranno sottoposti all’approvazione dell’assemblea ordinaria dei soci il prossimo 30 maggio, preceduta da quattro pre-assemblee territoriali.

La presidenza e la direzione della Banca di credito cooperativo si mostrano soddisfatti dei risultati conseguiti nell’anno appena concluso, che sono frutto di una realtà territoriale, quella di operatività della Cassa, che  riflette la faticosa ripresa del comparto manifatturiero valsabbino - dove tuttavia  non mancano elementi positivi dovuti a gruppi imprenditoriali strutturati - e la relativa stabilità del settore turistico e di quello agricolo dell’area trentina.

Questo mix di condizioni territoriali ed economiche ha portato la Cassa a caratterizzarsi per uno sviluppo positivo della raccolta diretta, che ha fatto segnare un + 2,75% rispetto all’anno precedente.
Oltre a ciò, gli impieghi hanno registrato, per il secondo esercizio consecutivo, un calo, con una flessione del 3,84%, dovuta in particolare alla diminuzione della domanda di credito da parte delle imprese e degli artigiani del territorio di riferimento. In crescita, di contro, sono stati gli impeghi a privati e famiglie, saliti nel 2013 di oltre il 3%.

La congiuntura attraversata dalle imprese manifatturiere locali ha portato a un deterioramento del comparto crediti e, di conseguenza, ad una crescita delle sofferenze, che si sono spinte a 5,16 milioni.
L’incremento del margine di interesse, attestatosi a 18,7 milioni di euro (in salita del 7,3%), e del margine di intermediazione, passato da 24,6 a 30,4 milioni di euro, hanno permesso di effettuare consistenti rettifiche sul valore dei crediti, tanto che la specifica voce di bilancio è passata da un valore di 7,6 milioni a 14,8 con un incremento del 93,81%. 

La Banca di credito cooperativo diretta da Davide Donati
, anche grazie ad una razionalizzazione delle spese gestionali, chiude il 2013 con un utile netto pari a 1,52 milioni di euro.

Il presidente Armanini -  nella conferenza stampa di presentazione del bilancio - ha voluto sottolineare il rinnovato impegno della Cassa per il territorio, ed in particolare per le famiglie e per le PMI, ma anche la scelta della Banca di puntare su proposte bancarie che mirano a consolidare la ripresa economica, come i finanziamenti per nuove assunzioni e quelle che puntano a finanziare le famiglie impegnate nelle ristrutturazioni edilizie e i giovani alle prese con l’acquisto della prima casa.


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