Biomassa, dopo Vestone ecco Gavardo
di Redazione

La cogenerazione a biomassa arriva anche a Gavardo. Una piccola rete di teleriscaldamento produrrà energia e riscaldarà l'intero plesso scolastico di Via Dossolo, il Centro per l'infanzia e la Casa di riposo


 
Un milione e ottocentomila euro. E’ quanto il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha assegnato a Gavardo per il progetto di cogenerazione a biomassa solida (cippato/pellet).

Si tratta di un contributo agevolato al tasso dello 0,25% per 120 mesi, destinato alla Gavardo Servizi Srl, Società E.S.Co partecipata al 100% dal Comune di Gavardo, per la realizzazione di un piccolo impianto (inferiore a 200 kW) di cogenerazione a biomassa che servirà a riscaldare anche il Polo dell’Infanzia e la Casa di Riposto, grazie alla realizzazione di un tratto di teleriscaldamento.

Il progetto, approvato dal Ministero all’interno del percorso intrapreso dal Comune sin dal 2010 nel Patto dei Sindaci, prevede inoltre la completa regimazione del Rio Legnago, lo stesso che crea notevoli problemi ai nuovi insediamenti residenziali ad ogni temporale o pioggia insistente.
Il progetto ha un valore complessivo di circa 2.300.000 euro e sarà ammortizzato completamente grazie agli incentivi previsti dal Conto Energia e dall’ulteriore incentivo previsto per emissioni in atmosfera inferiori ai severi limiti normativi.
La progettazione è stata oggetto di gara proprio nei giorni scorsi.

L’operazione è stata finanziata sul Fondo Kyoto e prevede, infine, la possibilità di assunzione di personale per garantire la coltivazione dei boschi a filiera corta (quelli comunali e di valle), in deroga ai severi vincoli cui sono sottoporti i Comuni, al fine di alimentare l’impianto stesso.

Questo in linea con quanto è già stato fatto recentemente anche a Vestone e con gli intendimenti degli altri Comuni valsabbini, intenzionati ad individuare, anche con la nascita di un consorzio forestale, il modo migliore per sfruttare le riserve boschive della valle.

«Le emissioni in atmosfera saranno monitorate 24h/24 e comunicate al pubblico in tempo reale – assicurano dal municipio gavardese -. L’impianto, che non avrà oneri per il Comune, assicurerà un risparmio di spesa di circa 150.000 euro annui per i prossimi 20 anni.
Un apposito gruppo di lavoro, al quale verranno chiamati esperti indipendenti, seguirà da vicino la fase progettuale al fine di poter mettere a gara, tra alcuni mesi, la realizzazione di un impianto all’avanguardia nella  tecnica e di massima garanzia per la qualità dell’ambiente urbano».

Ne avevamo già scritto qui




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