Stefano Stagnoli, il lago d'Idro e la valle del Caffaro
di Redazione

Una mostra ed un catalogo, per raccontare il lago d’Idro e la valle di Bagolino com’era mentre scorreva il secolo scorso, fino agli anni Settanta. Il vernissage questo sabato alle 17 a Bagolino



Ambienti che verranno narrati per immagini, attraverso gli scatti del maestro Stefano Stagnoli, certo fra i fotografi di maggior rilievo che la provincia di Brescia abbia avuto nel secolo scorso.

L’appuntamento col vernissage è per sabato 10 maggio 2014 alle 17, nella sala Polifunzionale dell’Ecomuseo che a Bagolino apre al civico 5 di via San Giorgio.
Per l’occasione verrà inaugurata la mostra fotografica che raccoglie la sintesi di migliaia di scatti, messi a disposizione per la comunità di Bagolino dai familiari dello scomparso artista perché venissero valorizzati.

Interverranno il sindaco di Bagolino Gianluca Dagani, il Vicepresidente della Fondazione Civiltà Brescia Alfredo Bonomi, il giornalista e critico d’arte Fausto Lorenzi.
Ad arricchire gli alogenuri d’argento in emersione dalle carte fotosensibili, disposti nelle sale bagosse da Marcella Quaranta e Giuseppe Tognazzi, il catalogo curato da Marcella Quaranta che contiene un saggio critico di Fausto Lorenzi.
L’intero progetto è stato ideato e promosso dal Comune di Bagolino, anche questo coi fondi regionali previsti dall’Accordo di Programma sottoscritto nel 2012 per la messa in sicurezza e la valorizzazione del lago d’Idro. 

«Con grande generosità la famiglia Stagnoli ha permesso al Comune di Bagolino di prendere visione dell’archivio fotografico e, per la parte riguardante la valle del Caffaro e l’alta Vallesabbia, di estrarne oltre duemila copie – ha detto il sindaco di Bagolino Gianluca Dagani -. Si tratta di paesaggi montani e del lago, di scorci degli abitati di Ponte Caffaro e di Bagolino, di momenti di vita quotidiana della comunità, di celebrazioni religiose, di ricorrenze carnevalesche, di personaggi del mondo contadino intenti nel loro lavoro, di personaggi femminili e maschili nei tradizionali costumi bagossi.
Un descrizione globale e completa di un microcosmo che il fotografo Stagnoli sentiva suo e che intendeva rappresentare attraverso la macchina fotografica».

L’assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo di regione Lombardia Viviana Beccalossi: «Mi piace pensare che molti di noi si possano emozionare ritrovando davanti a una fotografia un ricordo, una persona cara, un luogo prezioso per sé e solo per sé. Credo sia questo l’intento più nobile di chi ha pensato e organizzato questa iniziativa e al quale va il mio ringraziamento.
Sapere che tutto ciò è stato reso possibile anche grazie all’Accordo di Programma sottoscritto nel luglio del 2012 tra Regione Lombardia e i Comuni di Bagolino e Lavenone, proprio con l’intento di valorizzare e promuovere questo territorio, mi rende davvero orgogliosa».

Il Professor Alfredo Bonomi, storico della Valle Sabbia: «I curatori della mostra hanno scelto le fotografie proposte tra le molte a disposizione (circa 2500) secondo un criterio che ha tenuto conto della qualità tecnica, ma anche del messaggio proposto, così che, dalla vista del materiale esposto, si possa avere un’idea abbastanza esaustiva del piccolo universo umano ed ambientale della zona del Lago d’Idro, del territorio del Comune di Bagolino e delle montagne circostanti.

Abbondano gli spunti poetici e la freschezza del paesaggio, sono molti gli stimoli che si ricevono dalle fotografie di Stefano Stagnoli e che consigliano agli abitanti dell’alta Valle Sabbia di costruire un rapporto con l’ambiente non certo puramente oleografico, ma in una dimensione vera e profonda».

Il progetto Eridio nasce dall’Accordo di Programma fra la Direzione Generale Territorio della Regione Lombardia e i Comuni di Bagolino e Lavenone e ha lo scopo di promuovere il territorio, la natura, lo sport e la tradizione locale dell’Alto Lago d’Idro e delle Piccole Dolomiti Bresciane.

Grazie all’accordo di programma sono stati fatti importanti investimenti volti ad aumentare l’attrattività dei luoghi. L’apertura di due nuovi ostelli offre la possibilità di soggiorno ad un pubblico giovanile comunque attento alla qualità e alla bellezza dei luoghi, fruibile grazie ai molteplici itinerari promossi ed allestiti.
Frequentando il territorio sarà possibile immergersi nel paesaggio del Lago d’Idro e delle Montagne circostanti attraversando luoghi e paesaggi ricchi di storia, cultura e prodotti di pregio.

La rinnovata immagine turistica dei luoghi abbina elementi di modernità come la promozione web e multimediale, la cartografia e la digitalizzazione degli itinerari, con il mantenimento dei valori e delle tradizioni locali. E’ proprio in quest’ottica che si inseriscono le mostre e i cataloghi dello studioso Stefano Stagnoli.
Il mantenimento e la diffusione della memoria e la proiezione della stessa nei progetti che intendono costruire il futuro di questi luoghi sono il cuore di questo progetto.

Fonte: comunicato stampa

RStefano_Stagnoli_Ragazzi_negli_anni_1920-30.jpg RStefano_Stagnoli_Ragazzi_negli_anni_1920-30.jpg RStefano_Stagnoli_Ragazzi_negli_anni_1920-30.jpg RStefano_Stagnoli_Ragazzi_negli_anni_1920-30.jpg