L'ecomuseo della Valle del Caffaro
di Redazione

Il territorio ecomuseale corrisponde all’intera estensione territoriale del Comune di Bagolino e comprende anche la frazione di Ponte Caffaro. E' attraversato dal torrente Caffaro che scende fino all'Eridio



Dominato dall’imponente corno del Blumone, il territorio dell'ecomuseo è attraversato dal fiume Caffaro, che nasce al Passo del Termine e, scendendo nella conca del Gaver in un alternarsi di ripidi pendii e falsi piani, giunge al paese, per poi affluire nel fiume Chiese nei pressi del Lago d’Idro.

Caratteristica peculiare del centro storico di Bagolino
è la disposizione delle case, di notevole altezza, addossate una all’altra con portici, sottopassaggi, piccole terrazze, ballatoi, inferriate in ferro battuto, affreschi murali, solai in legno.
Le vie che percorrono il borgo sono strette, selciate con acciottolato e porfido, interrotte da numerose scalinate che conducono alla parte alta del paese.

Elementi del patrimonio culturale
materiale sono la Parrocchiale di S. Giorgio (dove è custodito un dipinto attribuito a Tiziano), la chiesa di S. Rocco, le contrade di Càvril e Osnà, la Casa Museo, il cimitero di epoca napoleonica, la via Portici e il complesso di S. Giacomo.

Alcuni elementi
del patrimonio culturale immateriale di Bagolino sono il Carnevale, il dialetto e l’archivio storico comunale.
Spicca nel settore gastronomico la produzione del formaggio tipico Bagòss.
Di particolare interesse è il sito geologico di Romanterra, di rilevanza internazionale.

Presente, anche, l’offerta sportiva con molteplici possibilità e attività, sia estive che invernali.

Piccola scheda:

Ecomuseo Valle del Caffaro
Palazzo San Giorgio, via San Giorgio 7 - Bagolino
www.ecomuseovalledelcaffaro.it
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