Pro loco di Daone: presidente cercasi
di Elisa Pasquazzo

Funzionamento ineccepibile e bilancio virtuoso da tre anni, l’ente Pro loco di Daone, da qualche settimana a sta parte, si ritrova però senza più una direzione


Sia il presidente Ascanio Zocchi che l’intero consiglio direttivo, infatti, sono considerati decaduti e finora le prospettive per un eventuale successione tardano a concretizzarsi.
Zocchi, (che tra l’altro , come area Patt, ricopre anche l’incarico di  vice presidente del consiglio comunale di Storo) ha fatto sapere di essersi fatto in disparte per ragioni professionali mentre gli altri dentro l’ente ci sono da più anni e quindi anche un ricambio generazionale (sempreché qualcun altro si faccia effettivamente avanti) non guasterebbe.

Della questione - parole sue - ne ho parlato sia con il sindaco Ugo Pellizzari che con la sua vice Ketti Pellizzari che a loro volta hanno anche partecipato a più riunioni. Da parte loro ho riscontrato tanta disponibilità e molto impegno. A loro ho fatto presente i miei impegni lavorativi compresa la gestione in valle del bed & breakfast Villa Ca’ Praja ”.

Turisticamente parlando la Valle di Daone ha di sicuro delle potenzialità notevoli, ma al momento le persone disposte ad impegnarsi sembrano scarseggiare.
Medesimo sentore lo si riscontra anche all’interno di altre associazioni locali che per il passato avevano pure loro dato molto.

Ancora il presidente uscente: “I tre tentativi che finora si sono susseguiti - almeno per quanto riguarda la nostra successione - non hanno portato ad alcun esito. Un ulteriore approccio lo si avrà tra qualche giorno considerato che nel frattempo qualcosa sembra muoversi”.

Adesso si parla di una candidatura forte
che potrebbe essere rappresentata dal reporter Juri Corradi che sta registrando un forte sostegno fra i protagonisti dell'intera vicenda.
“Diciamo che Juri potrebbe essere oltre che un buon presidente anche un trascinatore e per di più – contrariamente a me - lavora e vive sul posto che non è poca cosa“ aggiunge il design Zocchi.

Analizzando le pieghe di bilancio i dati che emergono sono eloquenti, ma anche confortanti.
Nel 2011 il bilancio ha chiuso con in cassa 1300 euro.
L’anno successivo di euro ne sono avanzati ben 3500 e nel 2013 l’utile d’esercizio è stato di 1300 euro considerato che nel corso di quei dodici mesi l’ente ha sopportato più spese principalmodo dovute all’acquisto di attrezzature anti infortunistiche e di primo soccorso.

Oltre ai riscontri economici nel corso della gestione Zocchi un certo successo ha pure avuto lo “scurla plok“ il cui evento (boulder di arrampicata) ha portato in valle, nel corso di un solo fine settimana, oltre 300 appassionati.


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