Volpi: ancora razzie
di Aldo Pasquazzo

La presenza di volpi dalle parti di Storo e circondario proprio non si riduce. Anzi, le incirsioni del canide sembrano aumentare. Non passa giorno che non si riscontrino degli sfoltimenti all’interno dei pollai


Nelle ultime settimane nel podere di Ivo Maccani, a quattro passi dal cimitero di Storo, le galline squarciate risultano essere una trentina e forse più.
Quindici solo l’altra sera.

«Con moglie e un’amica la sera di Ferragosto eravamo andati al ristorante Miralago di Baitoni a mangiare qualcosa e quando siamo rientrati, intorno alle 21, abbiamo trovato un tappeto di piume a contrassegnare l’ingresso del mio cortile. Quindici carcasse di galline erano disseminate lungo il terreno, ma quando li ho contati i polli che mancavano erano motli di più. Non escludo che la volpe, dopo averle uccise, se le sia portate altrove, ma sempre dalle parti del cimitero» afferma lo stesso Maccani, provato e sconsolato per quanto sta avvenendo.
In altre zone più in quota a fare medesimi danni è la faina.

Il sindaco di Storo Vigilio Giovanelli ha da tempo allertato, sia in voce che per scritto, custodi e forestali, invitandoli ad intervenire.
«Ho segnalato a tutti gli organi competenti quanto sta avvenendo. Adesso tocca loro disporre un l’eventuale da farsi» dice il borgomastro.

La gente con frequenza va da lui a lamentarsi e chiedere interventi drastici, considerato che gli animali da tempo scorrazzano indisturbati sia di pomeriggio sia di notte, lasciando spesso le proprie tracce.

«Una volta le volpi erano solite transitare in zona lontane dall’abitato. Ora però non è più così. Anzi, la situazione peggiora di giorno in giorno» aggiunge Florio Beltramolli che ha un podere a Praèl circondato da una rete.

Quella parte di paese, tra via San Floriano e la chiesa arcipretale omonima, sembra essere la più esposta anche se Luciano Pasi uno sfoltimento di galline lo ha riscontrato tempo fa in una zona opposta, vale a dire al Tai.
Altre volte alcune volpi sono state notate mentre transitavano dalle parti dello stesso cimitero.

«Qui a ridosso di un’inferriata a pian terreno – dice il vecchio idraulico - ci sono tracce sin troppo evidenti di quanto stiamo parlando, ossia piume di galline squarciate non molte ore prima».

Anche dalle parti di Riccomassimo, mini frazione di Storo verso Bagolino, sarebbe la faina a darsi da fare con stragi di galline.

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