Maltempo e danni da Pieve di Bono a Storo
di Elisa Pasquazzo

Fango e detriti invadono le vasche dei pesci, morte trote per 20/25 quintali. Danni gravi anche all’agricoltura più giù, in quel di Storo


Vere e proprie bombe d’acqua quelle che hanno interessato la Valle del Chiese nelle scorse ore.
Mercoledì sera un nubifragio ha ingrossato a dismisura i torrenti a Pieve di Bono e soprattutto il Rio Revegler  che nasce nei pressi di malga Avallina a monte di Roncone.

Una piena che ha causato non pochi guai. In particolare nelle vasche della troticoltura Sorgenti Feido di proprietà della famiglia Facchini, dove fango e detriti avrebbero asfissiato 20/25 quintali di trote iridee ed avannotti. 
Si sono mossi anche i Vigili del Fuoco di Praso, Pieve di Bono e Daone, che si sono appostati in posizione strategica pronti ed attrezzati a far fronte ad ogni evenienza.

A Storo invece i danni sono dovuti alla grandine, che è scesa ieri pomeriggio in gran quantità e con violenza.
Qui i danni maggiori sono quelli sopportati dai fratelli Armanini, che proprio oggi avrebbero dovuto raccogliere l’uva, ma si sono ritrovati il vigneto praticamente raso al suolo. La zona maggiormente presa di mira dalla tempesta, che proveniva dalla val d’Ampola, è  risulta essere quella compresa tra la località Piane & Firi sino alla zona industriale sud verso Baitoni.

«Da una prima verifica – ha detto il sindaco di Storo e presidente della cooperativa agricola Agri 90, Vigilio Giovanelli – i danni causati dalla grandine sono stati notevoli perché hanno interessato più di un ettaro di terreno degli Armanini (quelli dell’Agritur La Polentera) dove l’uva era eccellente».

Nessun danno invece alla campagna immediatamente confinante, che appartiene ai fratelli Fabio e Marco Nescimbeni.

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