Odolo: impara l'arte e mettila da parte
di Gdm

Un Odolo impreciso sotto porta e danneggiato dalla giornata decisamente storta del direttore di gara, ritorna a mani vuote da Sabbio Chiese, dove si disputava il derby delle due valsabbine iscritte al campionato di seconda categoria girone D


Giornata decisamente estiva, con temperature gradevoli, campo in buone condizioni, pubblico discreto anche se non delle grandi occasioni. Insomma, la giornata sembra ideale per fare bottino pieno.
La formazione dell’istrionico Gian Pietro Botti si presenta a questo delicato match cambiata per sette undicesimi rispetto all’anno scorso; dall’altra parte la squadra dei  “cugini”, molto ben collaudata e che, dopo aver cambiato il timoniere, si propone di navigare verso i quartieri alti della classifica, forte di pochi cambiamenti e molte riconferme ad una formazione che già nello scorso campionato aveva ben impressionato.

A giudicare le sorti del delicato incontro
ecco presentarsi non il solito impavido cavaliere in giacchetta nera, ma una sinuosa figura del gentil sesso con vistosa criniera bionda: che sia oggetto di distrazione va da sé, (giocatori esclusi?), lo deve essere tra il pubblico..
E se non fosse che devo per forza commentare un incontro di calcio, avrei ben altri aggettivi per poter definire le movenze in pantaloncini della bella fanciulla.

Ma tant’è, questo mi  tocca…

L’Odolo parte decisamente bene, con Mamone che da subito si dimostra abile a pungere il lato debole del Sabbio; dall’altra parte anche la disposizione tattica voluta da mister Caldera (oggi squalificato), crea non poche difficoltà agli esterni odolesi.

La prima occasione è per Alstafa che di testa devia una punizione velenosa di Colosio, ma un super Codenotti con l’aiuto della dea bendata riescono a respingere.
Il Sabbio si sveglia con una conclusione di Freddi da buona posizione che finisce alta sopra la traversa.
Il tempo scorre sul filo di un esile equilibrio, sembra che da un momento all’altro qualcosa debba cambiare e, dopo un altro miracoloso salvataggio di Codenotti su Viviani, questa volta il numero uno di casa capitola: è il 30’ pt quando sugli sviluppi di una punizione dalla tre quarti Alstafa di testa appoggia per Viviani che non si fa pregare e insacca.

Il Sabbio non accusa il colpo e cerca subito di rendersi pericoloso: 33’pt ancora Freddi si gira bene, ma Dusi Dusini risponde alla grande.
E’ il preludio al gol, una fase di gioco dove l’Odolo ha il demerito di pensare più a difendere il vantaggio che a voler vincere l’incontro.
E qui l’esperienza dei giocatori locali fa la differenza: continui insistiti svenimenti a ripetizione perpetrati in sequenza dai vari attori in maglia nera, ai quali ovviamente la bella ma inesperta direttrice di gara abbocca regolarmente, creando il clima preferito agli esperti volponi sabbiensi.

Nel mezzo, un incursione di Mariotti che, tutto solo davanti a Codenotti si fa ipnotizzare calciandogli addosso la sfera e sciupando l’occasione per chiudere la partita.
Gol sbagliato, gol subito, dea bendata che abbandona lo stadio momentaneamente e Freddi, che lasciato colpevolmente solo contro il diretto avversario lo “fredda” con una finta scagliando un preciso destro che Dusi può solo raccogliere oltre la linea.

Il rientro dagli spogliatoi è un toccasana per la formazione del presidente Vecchia: passano solo due minuti e ancora sull’ennesimo calcio di punizione a seguito di svenimento, il trio Rubali & Rubali più dea bendata perfezionano il gollonzo che vale la partita: Andrea calcia da par suo una punizione insidiosa, Dusi respinge di pugno proprio addosso all’accorrente Massimo Rubali che, in evidente posizione di off-side, senza nemmeno accorgersi sigla il gol più facile della sua carriera.

La replica odolese non scalfisce il muro eretto da Manfrè & c. , anche perché “giacchetta bionda” ripetutamente spezzetta il gioco, impedendo agli ospiti protesi in avanti per raggiungere il pareggio, di entrare in area.
E’ invece ancora il Sabbio che in contropiede con Zanardelli, seppur in posizione irregolare non segnalata, sbaglia la porta da due passi.

L’Odolo rialza la testa e con l’orgoglio di un leone ferito si getta in avanti con tutti i suoi mezzi; e dire che il gol lo realizza pure, con una deviazione di testa del granitico Nkuissi al 39’st., ma la bionda direttrice, con la sicurezza di un veterano dei marines, sfidando l’ira generale dei giocatori in divisa bianca, annulla per fuorigioco…seppur invisibile all’occhio delle telecamere di Sky.

42’ st, i ragazzotti di ….. Botti
(facciamo tutto in rima!!) schiacciano sull’acceleratore e con Bara neo entrato trovano la via del calcio di rigore, ma oggi la miss non è in giornata, fallo contro che per il colored odolese sa di pugnalata!

Si conclude così l’ennesimo derby, vero, vibrante e pieno di “inevitabili proteste”, come è giusto che sia, ora gambe in spalla e, caro Odolo cerca, per l’ennesima volta, di scalare questa montagna; per quel che si è visto ieri, la strada è quella giusta.
Occorrerà più malizia, più astuzia e anche un pizzico di fortuna, tutte caratteristiche che di certo non mancano ai “rivali” cugini.

140921_ac_odolo.jpg