«Bellissima», l'alta moda negli anni del boom
di Laura

Oltre vent’anni di moda in un’esposizione che restituisce le atmosfere e gli stili di un periodo che ha contribuito in modo straordinario a definire il carattere italiano a livello internazionale


Bellissima. Al Museo nazionale delle arti del XXI secolo a Roma fino al 3 maggio 2015.

L’Italia dell’alta moda 1945-1968 non è la storia dell’alta moda, è piuttosto il tentativo di ricomporre, con il filtro dell’oggi, la complessa e cangiante immagine della moda italiana, in un racconto corale fatto di tante storie esemplari che sono il tessuto che darà forma e consistenza al grande successo dell’etichetta “made in Italy”.

Dalle creazioni spettacolari che hanno illuminato i grandi balli e i foyer dei teatri, all’eleganza trattenuta degli abiti da mezza sera; dal grafismo rigoroso del bianco e nero, all’esplosione cromatica tipica degli anni sessanta; dalle invenzioni per le attrici della Hollywood sul Tevere, agli esiti della sofisticata ricerca formale frutto delle collaborazioni fra sarti e artisti.

A sottolineare la complicità tra arte e moda che ha profondamente segnato quegli anni, gli abiti di Emilio Schuberth e delle Sorelle Fontana, di Germana Marucelli e Mila Schön, di Sarli e Simonetta, di Capucci e Gattinoni, di Fendi, Balestra, Biki, Galitzine, Pucci e Valentino dialogano con opere di Lucio Fontana, Alberto Burri, Paolo Scheggi e Massimo Campigli, e ancora Carla Accardi e Giuseppe Capogrossi, testimonianza della sperimentazione e della grande vitalità creativa di un’epoca eccezionale.

In mostra anche le creazioni di Bulgari, il gioielliere italiano più celebre nel mondo, con una selezione di pezzi unici di grande sperimentazione e innovazione stilistica.

Infine, tre grandi fotografi per raccontare i paesaggi dell’alta moda italiana: Pasquale De Antonis (Teramo 1908 - Roma 2001) che mette gli abiti dell’alta moda in dialogo con la classicità della Roma antica;  Federico Garolla (Napoli 1925 - Milano 2012) che invece porta dentro le sue foto la Roma moderna, le architetture più grafiche e razionali; Ugo Mulas (Pozzolengo, Brescia 1928 - Milano 1973) che documenta l’intera evoluzione della moda italiana e ricrea una sorta di ottocentesco viaggio in Italia, fotografando le sue modelle in giro per il paese.

Fonte: comunicato stampa

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