Vallesabbianews ha perso la sua penna più arguta
Da alcuni anni Aldo Vaglia curava una sua seguitissima rubrica con la quale si era ritagliato uno spazio di opinionista. Ma il gusto per il confronto serrato delle diverse idee erano nel suo Dna


Diplomatosi presso un istituto tecnico aveva intrapreso fin da subito la carriera di docente.
Nei primi anni Settanta i primi incarichi di supplenza lo avevano portato ad insegnare prima a Odolo e poi a Sabbio Chiese, per approdare, infine, alla “Glisenti” di Vestone dove rimase fino all’anno scolastico 2005-06, quando si congedò dall’insegnamento.

La sua disciplina didattica era quella che un tempo veniva chiamata «Applicazioni tecniche» e che, fino alla fine degli anni Settanta, vantava un programma distinto tra ragazzi e ragazze.
Aldo amava il lato pratico della sua materia: ai suoi allievi faceva costruire oggetti in legno, circuiti elettrici e non mancava di avere un occhio di riguardo per la natura grazie alla coltivazione dell’orto didattico, che oggi  - a distanza di otre trent’anni - è ritenuto da molti una delle conquiste della «nuova scuola».

La natura è sempre stata una delle sue passioni: quando poteva non mancava di ritagliarsi dei momenti a contatto con l’amato paesaggio montano.

L’altra sua grande passione è stata la politica:
negli anni settanta ricoprì la carica di segretario della sezione vestonese del Partito Comunista e per quella forza politica fu eletto consigliere comunale.
I decenni successivi non smorzarono la passione per la politica, ma segnarono il suo allontanamento dalla sinistra.

Negli ultimi anni, i “Punti di Vista” di Aldo, grazie alla rubrica che curava, avevano varcato i confini di Vestone e Idro – paese d’origine della sua famiglia – per essere apprezzati e discussi nel vasto orizzonte del web.

Vallesabbianews porge alla moglie Loretta e ai figli Anna e Paolo le più sentite condoglianze per la perdita dell’amico, prima che apprezzato collaboratore.

I funerali saranno celebrati nella Chiesa di San Lorenzo a Promo di Vestone giovedì 22 gennaio alle ore 15,30 partendo dall’abitazione in via Mocenigo 41, dove è stata allestita la camera ardente.





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