Dinamica positiva della produzione industriale a maggio
di Redazione

Dopo la battuta d’arresto registrata in aprile, a maggio l’attività produttiva delle imprese manifatturiere bresciane ha evidenziato un recupero, a prosecuzione della tendenza positiva riscontrata nei primi tre mesi dell’anno


Nel dettaglio
, la produzione è risultata in crescita per 35 operatori su 100, con un saldo positivo del 20% tra imprese che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione, mentre il livello dell’attività è giudicato inferiore al potenziale dal 10% delle aziende del campione. La dinamica dell’industria provinciale appare coerente con un quadro nazionale in qualche modo rinvigorito: a maggio l’indice PMI manifatturiero si è infatti attestato in area “espansione” per la quinta rilevazione consecutiva, sui livelli massimi da aprile del 2011.
La produzione è significativamente aumentata nei comparti legno e mobili in legno, maglie e calze, meccanica di precisione e costruzioni di apparecchiature elettriche; è cresciuta meno intensamente per gli operatori appartenenti all’abbigliamento, alla carta e stampa, ai materiali da costruzione ed estrattive, al metallurgico e siderurgico, alla meccanica tradizionale e mezzi di trasporto. È rimasta sostanzialmente invariata nell’agroalimentare e caseario e nel calzaturiero, mentre è diminuita nel chimico, gomma e plastica e nel tessile.

L’attività produttiva è risultata in aumento per quasi tutte le classi dimensionali, ad eccezione di quelle grandi (200-499 addetti), in cui non ha registrato variazioni degne di nota.

L’utilizzo degli impianti riflette tutto sommato la dinamica dell’attività produttiva, con il 30% di operatori che dichiara di averlo incrementato. Il livello di utilizzo, rispetto al potenziale, è giudicato basso ancora dal 13% del campione.

Le vendite sul mercato nazionale hanno evidenziato un’evoluzione piatta, con un saldo positivo del 2% tra imprese che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione; quelle nei Paesi UE ed extra UE hanno manifestato saldi negativi, sebbene molto contenuti, pari a -2%.

Le previsioni a breve sono moderatamente positive, corroborate, fra l’altro, dalle aspettative degli operatori in merito a un compromesso fra la Grecia e l’Unione Europea. Per quanto riguarda la produzione, il saldo tra imprese che prevedono variazioni in aumento e in diminuzione è positivo (+11%). Le attese sull’utilizzo degli impianti risultano in aumento per il 21% degli operatori e invariate per il 68%. Gli ordini dal mercato interno sono in rialzo per il 20% delle aziende, con un saldo positivo del 4% tra coloro che dichiarano variazioni in aumento e in diminuzione; quelli dai mercati UE ed extra UE si caratterizzano per saldi positivi rispettivamente dell’11% e del 2%. La domanda di lavoro è destinata a crescere, anche se ancora a un ritmo piuttosto blando, con 12 operatori su 100 che dichiarano di voler incrementare la manodopera.

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