Parla gavardese il campionato mondiale di Compak Sporting
di Redazione
A mettersi in evidenza in Estonia col record mondiale a squadre, il "nostro" Giovanni Zamboni
Continua la striscia positiva, anche in campo internazionale, per i tiratori lombardi impegnati nelle varie specialità del tiro a volo.
Le belle notizie per la Fitav Lombardia, questa volta arrivano da Tallin, in Estonia, dove qualche giorno fa si è disputato il campionato mondiale di Compak Sporting con la presenza di 496 tiratori in rappresentanza di 21 nazioni.
Per il pluri titolato azzurro bresciano di Gavardo Giovanni Zamboni, ancora due prestigiosi allori planetari da porre in bella vista nella sua ricchissima bacheca.
L’alfiere del Tav mantovano del San Fruttuoso di Castel Goffredo, ha infatti conquistato il titolo iridato a squadre con tanto di nuovo record mondiale, in compagnia del pesarese Tiziano Cecconi e del riminese Giovanni Provenzali.
Per certi versi, viste le nuove normative decisamente più stringenti rispetto al passato, con più doppi in programma, questo record assume una valenza ancor più importante.
Il vecchio primato mondiale di 559/600, fatto registrare dagli inglesi e che resisteva da parecchi anni, è stato infatti frantumato con questo 563/600 inanellato dalla compagine azzurra.
Questa volta, il terzetto azzurro selezionato dal c.t. della specialità Veniero Spada, si è comportato davvero in maniera egregia con tutti e tre i protagonisti in gran forma, tanto che i loro punteggi individuali non si sono differenziati più di tanto, l’esatto contrario di quanto avvenuto in passato.
Provenzale, il migliore, ha chiuso con lo score di 190/200, seguito da Cecconi con 187 e dal nostro Zamboni con 186.
Tutti punteggi di notevole levatura che hanno consentito ai nostri azzurri di fare un eclatante doppio colpo.
Al termine, la classifica a squadre ha quindi visto l’Italia sul gradino più alto del podio con il punteggio di 563/600, seguiti nell’ordine dagli inglesi con 557/600 e dai francesi che si sono aggiudicati il bronzo con lo score di 543/600.
.fonte: fitavlombardia
