Abuso di professione
di Ubaldo Vallini

Pierfranco Bolandini, erborista di Ponte Caffaro, è stato diffidato dalle guide alpine della Lombardia per l'attività di coordinamento dei "Camminatori del lago", che ogni mese si ritrovano a passeggiare sulle sponde dell'Eridio denunciando abusi ed irregolarità



«Non organizzo e neppure accompagno gruppi di escursionisti in montagna, come vengo accusato di fare. Semplicemente coordino un gruppo di persone che si chiamano “i camminatori del lago”, che una volta al mese percorrono il periplo dell’Eridio, una trentina di chilometri, utilizzando l’alveo lacuale che è proprietà del Demanio o dovrebbe essere tale.
Unica difficoltà, infatti, sono gli sbarramenti artificiali ed abusivi che ogni tanto ostruiscono il passaggio».

Così ha risposto Pierfranco Bolandini, erborista di Ponte Caffaro, al Collegio Regionale delle Guide alpine Lombardia che nei giorni scorsi, con regolare lettera raccomandata, lo ha diffidato dal proseguire in quello che viene definito “esercizio abusivo della professione”.

«Solo le guide alpine e gli accompagnatori di media montagna sono in grado di fornire garanzie di professionalità e sicurezza per la clientela in ambiente montano» gli ha scritto il loro presidente Luca Braghini da Sondrio, specificando di averlo fatto a seguito di una segnalazione pervenutagli via email, ed offrendo la disponibilità della categoria da lui rappresentata a «mettere a disposizione la sua professionalità nel pieno rispetto delle norme vigenti», naturalmente dietro corresponsione di adeguata parcella.

Per chi vive il lago e da tempo conosce l’impegno ecologista ed insieme naturalista di Pierfranco Bolandini, è chiaro l’intento delatorio di chi ha segnalato le sue “malefatte”.
Una lenza alla quale da Sondrio hanno abboccato ingoiando pure l’amo, alimentando una querelle che in pochi giorni ha fatto non solo il giro del lago, ma è andata ben oltre.

Il risultato è che invece della solita decina di partecipanti,
sono già un centinaio coloro che si sono dati appuntamento per la prossima occasione: sempre alle 8 di ogni primo sabato del mese, come avviene ormai da alcuni anni, davanti all’erboristeria del Bolandini che apre sulla 237 del Caffaro nella frazione lacustre di Bagolino.

Ognuno di loro, come chi ha camminato in passato, verrà nominato “ambasciatore del lago”
, con l’unico obbligo di assaporare la tisana, gratuita, offerta ad ogni occasione dall’erborista (a volte è un boccettino di olio d’iperico, altre una fetta di torta…), senza mai corrispondere nulla a chi organizza.

«A spingerci è il desiderio di contemplare il lago d’Idro nel suo splendore naturale, per altro oggi minacciato dal progetto della Regione Lombardia di farne un mero serbatoio ad uso irriguo ed idroelettrico, con grave danno ambientale e paesaggistico» precisa Pierfranco Bolandini, irriducibile nel suo intento.

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