Camminando nella storia
di Val.

Parole e note dalle trincee, con l’Ostello di Treviso Bresciano ed il Forte di Valledrane a fare da cornice, domenica scorsa, all'inaugurazione ufficiale dell’Alta via dei Forti


Pochi ma buoni, sfidando la momentanea inclemenza del tempo, quanti domenica scorsa hanno raggiunto a piedi o in auto Treviso Bresciano.
L’occasione era la vernice ufficiale di un progetto “targato” Comunità montana che, in collaborazione con numerose associazioni del territorio, intende valorizzare i sentieri ed i manufatti della Grande Guerra che circondano il lago d’Idro e che facevano parte del complesso fortificato denominato “Valchiese”, parte del settore “dallo Stelvio al Garda” a sua volta ricompreso nello schieramento conosciuto come “Fronte della Guerra Banca”.

A prendere la parola fra gli altri il presidente della Comunità montana Giovanmaria Flocchini, che ha sottolineato lo sforzo comune di far conoscere il territorio mettendolo nella giusta luce, perchè le sue peculiarità possano essere fonte di sviluppo e di reddito; l’assessore Claudio Ferremi ha ringraziato quanti «e sono tanti» hanno lavorato per questo progetto; il sindaco di Treviso Bresciano Mauro Piccinelli ha voluto mettere in evidenza il valore storico di quel «gigante che dorme» che è il Forte di Valledrane, «memoria di tanta sofferenza», insieme alla disponibilità della sua Amministrazione di non limitarsi alla pulizia dei prati che lo circondano.

Per l’occasione, nei locali dell’Ostello di Treviso Bresciano che da un paio d’anni hanno ripreso ad accogliere turisti a frotte nel periodo estivo, è andato in scena lo spettacolo del Corpo musicale Valsabbino dal titolo “Voci dalla trincea”.

Ad esibirsi, orfani per questa volta del Coro Giovani di Sabbio Chiese, elementi delle bande musicali di Barghe e di Vestone col maestro Marco Gabusi a dirigere e le voci della coppia Monica Ceresa e Paolo Vezzoni a dividersi la voce narrante.
Un alternarsi di letture, comprese alcune lettere dal fronte della Grande Guerra e di musiche dell'epoca.

Suggestioni, quelle dello spettacolo, ben coniugate con il percorso storico naturalistico di 62 chilometri suddiviso in cinque tappe che prevedono ciascuna il tempo di 4/5 ore di cammino, con la possibilità di pernottamento.

Ideato da Luca Zavanella e Luca Agosti, in collaborazione con gli Alpini della Monte Suello, gli esperti del Gruppo Sentieri Attrezzati di Idro ed il Sistema museale Valsabbino, il tracciato prevede visite al Forte di Cima Ora e a quello di Valledrane, al museo dei Reperti bellici di Capovalle, ma anche alle numerose trincee ancora ben visibili a guardia di panorami mozzafiato. 

Qui trovate maggiori informazioni.



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