Terremoto in giunta a Serle, lasciano vicesindaco e un assessore
di Cesare Fumana

Dimissioni irrevocabili quelle presentate dal vicesindaco di Serle Gianluigi Zanola e dall’assessore all’Edilizia e Urbanistica Eleonora Tonni. In Consiglio comunale rimangono in 7 consiglieri sui 12 eletti



Terremoto nell’amministrazione comunale di Serle. Gianluigi Zanola ha presentato le dimissioni dalla carica di consigliere comunale nonché da quella di vicesindaco e assessore al Bilancio e alle Cave, così come quelle di Eleonora Tonni da consigliere comunale e assessore all’Edilizia e Urbanistica.

Con le dimissioni di Zanola, già sindaco nei due precedenti mandati, e dell’assessore Tonni, se ne vanno praticamente tutti i componenti della vecchia amministrazione. Infatti negli anni scorsi la compagine di maggioranza, che era poi l’unica lista che si era presentata alle elezioni, aveva avuto delle defezioni di altri consiglieri: Maria Orsola Franzoni, Remo Lirli e Aurelia Abarabini.

In consiglio comunale rimangono ora sette consiglieri più il sindaco Paolo Bonvicini.

I contrasti fra la vecchia guardia e il sindaco si sono acuiti a tal ponto che hanno portato via via alle varie defezioni.

Zanola, sentito da noi, ha motivato le dimissioni sia “nella mancanza di condivisione di alcune scelte, sia nell’atteggiamento del primo cittadino, che si è posto spesso in contrasto con scelte precedenti, prendendo anche legittimamente strade che alla fine, però, si sono rivelate, per noi, sbagliate. Anche certe prese di posizione e atteggiamenti nei confronti di alcune associazioni oltre che un atteggiamento di diffidenza e di mancanza di fiducia nei nostri confronti mi hanno convinto a rassegnare le dimissioni.
Mi spiace concludere il mio percorso amministrativo in questo modo, ma mi auguro che il gruppo ora si ricompatti e porti avanti il suo mandato fino alla fine”.

“Improvvise ma non inaspettate” è stato il commento del sindaco Bonvicini riguardo alle dimissioni del vicesindaco e dell’assessore.
“Personalmente - riferisce il primo cittadino - non condivido la scelta delle dimissioni come mezzo per esprimere un qualsivoglia dissenso. Ci sono diverse forme per manifestarlo prima di giungere ad un simile atto: la più coerente è quella di restare nel gruppo e portare con argomentazioni i motivi delle divergenze, lottando per far valere le proprie idee alternative, ove presenti. Una seconda possibilità è quella di rimanere nel gruppo in una forma “più soft”, rimettendo la delega, ma stando alla finestra ad osservare l’evoluzione delle cose. La terza forma è quella di uscire dal gruppo di maggioranza andando a formare un altro gruppo consigliare che si costituisca come opposizione e faccia valere le ragioni del dissenso nei confronti dell’amministrazione. Trovo la scelta delle dimissioni irresponsabile in primo luogo verso i cittadini davanti ai quali ci si è preso l’impegno elettorale, ed in secondo luogo verso la mia persona e verso tutti i neo eletti, cercati e candidati per rinnovare il gruppo in modalità e proposte con la promessa di venire aiutati e sostenuti. Sulle motivazioni del dissenso vedremo come gruppo come rispondere, certamente un chiarimento e un’analisi approfondita verrà fatta nel prossimo consiglio comunale”.

A metà mandato amministrativo il consiglio comunale di Serle, composto da un’unica lista, si trova ora con solo 7 consiglieri sui 12 eletti.

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