Nuova cucina alla Passerini
di redazione

Ci sono voluti tre mesi, ma alla fine la Fondazione Passerini di Nozza ha potuto sfoggiare una cucina nuova in locali resi idonei, garantendo così insieme al meglio delle nuove tecnologie anche sicurezza, risparmio, igiene e confort


La struttura ha potuto riprendere nei giorni scorsi a lavorare a pieno ritmo, sfornando più di 600 pasti al giorno.
Non solo gli ospiti, infatti, ad usufruirne e sono molti i lavoratori della zona che hanno deciso di approfittare dei prezzi contenuti e della discreta qualità delle proposte culinarie per eleggere la sala della pranzo della Rsa di Nozza a mensa aziendale.

L’intervento di ristrutturazione della cucina è stato avviato a giugno, quando la chiusura delle scuole ha permesso alla ditta Hospes di allestirne una temporanea.

Smantellate le vecchie attrezzature sono iniziate le opere di demolizione di tramezze e solai, per ricavarne un locale principale più grande e rinnovare gli spazi annessi come magazzino, ripostiglio, ufficio, bagni e spogliatoi.

Particolare attenzione
è stata posta nell’isolare i locali dall’umidità e nel renderli ignifughi con materiali a basso impatto ambientale e sicuri anche per i lavoratori, ma sono stati anche completamente rifatti gli impianti.

La nuova cucina
ora è composta da attrezzature ed elettrodomestici a basso consumo e all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e prestazionale. 
Strumenti che permettono di realizzare nuovi cibi sani e genuini, sia per gli ospiti della Fondazione, come frullati, omogeneizzati e succhi di frutta fatti al momento, sia per la realizzazione di nuovi piatti per i fruitori della mensa interna alla Fondazione.

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