Meno diffidenza nei confronti dei Consultori
La diffidenza e gli ostacoli culturali e linguistici restano, ma dal resoconto dell’attività dei Consultori familiari di Gavardo e Nozza di Vestone emerge un sempre più consistente avvicinamento delle donne stranieri ai servizi pubblici.

La diffidenza e gli ostacoli culturali e linguistici restano, ma dal resoconto dell’attività dei Consultori familiari di Gavardo e Nozza di Vestone, e del progetto «Famiglie immigrate in Valsabbia», emerge un sempre più consistente avvicinamento delle donne stranieri ai servizi pubblici.
I dati sulle donne immigrate che nell’ultimo periodo si sono rivolte alle due strutture di assistenza e consulenza rivelano infatti una buona affluenza: «I numeri di Nozza - spiegano i referenti della cooperativa Area, che da un paio d’anni hanno in carico il servizio - rivelano come le donne immigrate rappresentano il 41% dell’utenza totale per quanto riguarda le visite ginecologiche, e il 73% per le visite in gravidanza».
La «forbice» tra i due servizi si può spiegare nel primo caso con la diffidenza, anche di carattere religioso, verso la figura del ginecologo, e nel secondo dalla preponderanza di donne straniere gravide rispetto alle italiane.
Sono comunque questi 2 i servizi più richiesti dalle donne immigrate, che arrivano per il 60% dal Marocco, e per il restante 40% da 23 numerosi altri paesi: tra i più presenti il Senegal, il Burkina Faso, l’Albania, il Ghana, la Romania e l’Egitto. La maggior parte delle utenti arriva da Vestone, Casto, Vobarno, Agnosine, Idro e Sabbio Chiese.
C’è anche una differenza tra le due strutture: nel Consultorio familiare di Gavardo, infatti, si rileva una minor affluenza di straniere rispetto a Nozza: in tutto un centinaio di utenti approdate qui in un semestre, e con un elenco più ampio di nazionalità; ben 34.
«Il nostro servizio - concludono i gestori -, si sta facendo conoscere e apprezzare. Ciò porta sempre più donne straniere a utilizzare al meglio questa opportunità».

M.P. da Bresciaoggi

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