La Leali Steel all'algerino Rebrab
di Redazione

Sono giunte a conclusione le trattative per il passaggio dell’impianto di Odolo e di Borgo Valsugana dal gruppo Klesch al tycoon algerino che ha recentemente acquistato l’ex Lucchini di Piombino



Solo a marzo scorso
c’era stato il definitivo passaggio delle acciaierie Leali di Odolo e dell’impianto di Borgo Valsugana al gruppo svizzero Klesch, ed ora si prospetta un nuovo passaggio di proprietà.

Da fonti sindacali, si è saputo che le sono giunte a conclusione le trattative per l’acquisto dei due impianti da parte dell’algerino Issad Rebrab, il tycoon che ha acquisito gli impianti (insieme agli oltre 2mila dipendenti) dell’ex Lucchini di Piombino.

Una nota diffusa dalla Fim di Brescia informa che «Il manager della multinazionale elvetica, Karsten Pronk, ha ammesso che la trattativa avviata per la cessione dell’acciaieria di Borgo Valsugana e del laminatoio di Odolo della Leali Steel è giunta alle fasi finali».

Alla luce di questa comunicazione, i metalmeccanici della Cisl chiederanno al ministero dello Sviluppo economico di aprire un tavolo per valutare gli sviluppi dell’operazione e «salvaguardare le potenzialità delle due unità produttive della Leali Steel», acquisite definitivamente dal gruppo Klesch solo a marzo.

Nel frattempo Issad Rebrab e il patron Gary Klesch definiranno tutti i punti del potenziale accordo. Attraverso Cevitaly, la holding creata ad hoc per l’acquisizione della ex Lucchini, l’imprenditore algerino rileverà in affitto - con opzione di acquisto - i due stabilimenti.

L’interesse di Rebrab per Leali Steel risale a molto tempo fa. Già l’anno scorso, l’azienda bresciana era finita nel mirino del gruppo algerino, che aveva avviato una due diligence mirata appunto all’acquisto dei siti di Borgo Valsugana e Odolo. Quest’interesse verso Leali Steel, però, a un certo punto pareva scemato e l’azienda trentino-bresciana è finita a tutti gli effetti nell’orbita della multinazionale Klesch.

Ora, invece, il tycoon algerino si è convinto a chiudere la trattativa per realizzare una proficua sinergia tra i due impianti e quelli dell’ex Lucchini. A parere degli esperti infatti l’acciaieria di Borgo Valsugana ha un potenziale produttivo di circa 500mila tonnellate, tanto quanto basta per alimentare il laminatoio di Odolo e conferire materiale anche al treno vergella di Piombino.

Non solo: questa fornitura permetterebbe anche a Rebrab di gestire nel migliore dei modi la realizzazione del forno elettrico a Piombino e quindi l’attesa per il ritorno della produzione in Toscana, fissato per il 2019.
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