Sant'Antonio e le sue «catene»
di red.

Con domenica 18 dicembre ed il Centro prelievi di Barghe impegnato dagli avisini valsabbini del gruppo di Vestone, si conclude l'anno delle donazioni. Con anche alcuni consigli per mettere in guardia i soci dalle bufale

 
Sono sempre numerosi i casi di messaggi telefonici, appelli web e catene whatsapp per donare sangue a favore di bambini leucemici o altri pazienti affetti da patologie che necessiterebbero donazioni di sangue.
E sono tante le persone che si chiedono e ci chiedono come comportarsi in tali situazioni.

Come abbiamo già ricordato in passato- e pur comprendendo lo spirito di solidarietà che vi anima - vi invitiamo sempre a diffidare e a prendere contatto con la sede AVIS o il centro trasfusionale della vostra città per verificare le reali necessità e programmare insieme a loro la vostra eventuale donazione.

Questi messaggi che girano sono autentiche bufale o si riferiscono a casi di diversi anni fa già risolti.
Vi ricordiamo che la chiamata del donatore, affidata dalla legge 219/05 alle associazioni di volontariato del sangue, non si svolge mediante catene di Sant’Antonio, ma contattando direttamente il donatore (per telefono, email, sms o altra modalità stabilita).  

Fonte: Avis.it
 
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