In allerta le squadre antincendio della valle
di Cesare Fumana

Da metà febbraio la Regione Lombardia ha decretato lo “Stato di grave pericolo per gli incendi boschivi”, viste le condizioni meteorologiche particolarmente favorevoli. La Comunità montana ha allertato i Comuni e le squadre antincendio locali.

Da metà febbraio la Regione Lombardia ha decretato lo “Stato di grave pericolo per gli incendi boschiviâ€, visto il prolungarsi del periodo di siccità e le condizioni meteorologiche particolarmente favorevoli, con aria secca e presenza di venti.

Il Servizio foreste e Antincendio boschivo della Comunità montana di Valle Sabbia ha diramato, quindi, un comunicato ai Comuni e alle squadre antincendio boschivo presenti nei paesi della valle, affinché siano messi in stato di allerta i componenti delle squadre e si attuino tutte le procedure operative previste in questi casi.

«Abbiamo allertato da giorni le nostre squadre, anche con degli sms – spiega il dottor Marco Mozzi, responsabile del Servizio Antincendi Boschivi della Comunità montana – invitandole a organizzare eventuali turni di reperibilità dei componenti e a verificare gli equipaggiamenti dei volontari e l’efficienza delle attrezzature in dotazione».

In Valle Sabbia sono presenti 18 squadre antincendio boschivo in 17 Comuni; Bagolino ne ha due, una nel capoluogo e una a Ponte Caffaro.
«Sono costantemente collegate con me o con il mio vice – prosegue Mozzi – attraverso l’apparato radio in dotazione o attraverso un numero di cellulare sempre reperibile ventiquattro ore su ventiquattro, e nelle giornate di maggior rischio prestano un servizio di pattugliamento del territorio per vigilare ed eventualmente segnalare tempestivamente i focolai».
Il servizio antincendio della Comunità montana, cui la Regione delega la gestione operativa delle squadre locali, è una struttura che negli anni ha avuto costanti miglioramenti, sia come squadre, sia come mezzi in dotazione alle stesse.
In caso di avvistamento di un possibile incendio boschivo riveste particolare importanza la tempestività della segnalazione al Corpo Forestale dello Stato e alla Comunità Montana, in costante contatto radio fra loro sulle frequenze regionali, permettendo così l’attivazione delle squadre locali.

«È opportuno ribadire – conclude il dottor Mozzi – che in questi giorni di massima allerta vige il divieto assoluto di accendere fuochi nei boschi e a una distanza inferiore ai 100 metri da essi, senza alcuna eccezione. Inoltre è bene ricordare che l’incendio boschivo è un reato perseguito penalmente e sono previste delle pene particolarmente pesanti».

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