Omissione di soccorso
di red.

Rischia un pesante capo d'imputazione il 37enne di Mazzano che, fra Barghe e Vestone, ha provocato un incidente e poi non si è fermato a constatare i danni. In un paio d'ore è stato rintracciato dagli agenti della Locale valsabbina

 
La curva è di quelle balorde, da percorrere con precauzione soprattutto nelle ore serali, quando il fondo si fa ancora più scivoloso.
Ne sono prova le frequenti uscite di strada.

Stiamo parlando del tratto di 237 del Caffaro fra Vestone e Barghe, all'altezza della località "Due Stradoni", teatro quesa volta di un incidente non grave, ma che ha messo in evidenza quanto poco possano essere corretti certi automobilisti.

Lo scontro è avvenuto alle 17 e 30 di ieri, mentre ormai c'era già buio, fra l'Audi A1 di un 32enne di Villanuova, che in quel momento scendeva in direzione di casa e un suv che saliva dalla parte opposta e che nel percorrere il curvone che gira a destra ha invaso l'altra corsia.

Le due auto si sono scontrate per fortuna solo nelle rispettive fiancate.
Solo che mentre l'Audi A1 si fermava per lo scoppio dell'airbag laterale che ha pure ferito l'autista che accusava poi dolori ad una spalla, l'altra si dileguava nel buio.

Sul posto è intervenuta una pattuglia della Locale valsabbina.
Scarne le indicazioni da parte di alcuni testimoni, sufficinti però per incrociare i dati con quelli registrati dalle telecamere piazzate a Barghe e a Vestone dalle rispettive amministarzioni comunali.

In un paio d'ore, insomma, gli agenti grazie anche agli strumenti tecnologici a dispodizione, sono riusciti ad identificare come probabile "pirata" un 37enne di Mazzano che in quel momento risaliva la valle per un periodo di ferie alla guida della sua Nissan Qashqai.
Il successivo sopralluogo all'auto, che si presentava con lo specchietto sinistro rotto e la fiancata segnata dall'urto, confermava i sospetti.

L'uomo è stato dunque invitato al Comando dove, messo di fronte all'evidenza dei fatti, ha ammesso le sue responsabilità, affermando anche che si era fermato poche decine di metri dopo l'urto e non vedendo nessuno arrivare aveva deciso di proseguire.
Ora rischia anche una denuncia per omissione di soccorso.


170103_auto_vigili1R.jpg 170103_auto_vigili1R.jpg