Pane autoctono con il grano di Storo
di Aldo Pasquazzo

Non solo farina gialla per polenta ma anche quella ricavata dalle spighe di grano per prodotti a km 0. E a breve anche le gallette saranno prodotte in casa


Dopo polenta e gallette nostrane, l'ultima nata in Agri 90 risulta essere un'altra farina, ma stavolta destinata a fare pane, pasta e dolciumi.

Ad annunciarlo sono lo stesso presidente Vigilio Giovanelli e il direttore Arturo Donati. Nell'occasione i due fanno anche sapere che è imminente l'arrivo della nuova ritrovata macchina dalla quale sfornare le gallette nostrane che al momento vengono prodotte in terra bergamasca.

Un investimento di 200 mila euro e che potrà portare magari anche qualche altra assunzione per un autentico prodotto di successo che sta interessando più mercati, con un valore nutrizionale pari ad un alimento completo.

"Per quanto concerne l'ultima ritrovata - sottolineano ai piani alti di Agri 90 - si tratta di farina 00: molto più raffinata e selezionata rispetto alle altre farine, ottenuta grazie alla macinazione del chicco di grano".

Ma ad occuparsi dell'ultima nata dentro il mulino a nord di Cà Rossa è anche qualche rivista specializzata che sulla farina scrive: "Grande interesse e adesione alle aziende associate al progetto pane autoctono a Km 0: un prodotto alimentare realizzato adesso con farina proveniente dal grano coltivato nella zona di Storo".

Ancora Giovanelli e Donati. "Purtroppo al momento la quantità di questa farina a disposizione non risulta molto elevata, però è sufficiente a pianificare un piano di lavoro in modo da poter offrire al consumatore un vero pane artigianale e soprattutto nostrano".

Rispetto alla farina tradizionale Giovanelli e Donati spiegano: "Quella cosiddetta 0 risulta un po’ meno raffinata della precedente ma, pur avendo perso parte dei suoi principi nutritivi, continua comunque a contenere una minima percentuale di crusca".
170118_Storo_Agri90.jpg