Il Progetto rospi si allarga
di Fabio Borghese

È iniziata lo scorso fine settimana, a cura delle Gev della Valle Sabbia, la posa di reti a protezione degli anfibi sul lago d’Idro, un progetto che sarà esteso anche a Barghe lungo un tratto della strada provinciale


Si avvicina la primavera, la stagione del risveglio della natura, ed è già tempo di occuparsi della conservazione dei rospi del lago d’Idro.
Lo scorso fine settimana, per iniziativa delle Gev della Comunità montana di Valle Sabbia, sono state posizionate delle reti a protezione delle strade per impedire ai rospi di attraversarle rischiando di finire sotto le ruote degli automezzi, rischiando anche di provocare incidenti, in modo da canalizzare gli anfibi che discendono dalla montagna per raggiungere il lago per la stagione riproduttiva, verso gli appositi cunicoli appositamente costruiti negli anni passati, nella zona fra Crone e Vesta, a Idro.

Quest’anno a dare manforte alle Gev sono stati coinvolti anche alcuni richiedenti asilo ospiti del residence di Anfo, attraverso la cooperativa “Un sorriso per tutti”. Hanno dato disponibilità al progetto anche gli alpini di Idro, che saranno presto coinvolti nell’iniziativa ecologica.

Ma quest’anno il progetto ha trovato l’apprezzamento anche del settore Strade della Provincia che lo estenderà anche in un altro punto davvero molto critico.
Il consigliere delegato Antonio Bazzani ha infatti accolto la proposta avanzata dai volontari e avallato l'acquisto, nell'ambito di un bando per la sistemazione della provinciale 237, dei materiali per la realizzazione di una barriera salva anfibi. I tempi dell'appalto delle opere potrebbero non consentire l'attuazione dell'intervento di mitigazione in tempo per l'inizio della vicinissima stagione riproduttiva, ma i circa 300 metri di barriera destinati a essere collocati sul territorio di Barghe, parallelamente alla provinciale e in coincidenza di un sottopasso già esistente che permetterebbe di canalizzare gli animali verso il Chiese, potranno salvare moltissimi esemplari.

Nel tratto d'asfalto tra Nozza e Ponte Re, infatti, nelle notti umide si registra una autentica strage di rospi, e senza un intervento di mitigazione (una legge regionale chiede espressamente alle amministrazioni locali di tutelare la microfauna riducendo i fattori di rischio) la popolazione locale sarebbe destinata a una probabile estinzione per effetto del traffico.

Un'altra bella novità ambientale per la Valsabbia insomma, e un’occasione per mobilitare anche l'interesse della gente di Barghe: i volontari del Progetto rospi hanno chiesto l'aiuto del sindaco affinché solleciti i generosi della cittadina, alpini e protezione civile, perché diano il loro contributo nella prossima posa della barriera.

Di sicuro ci sarà a breve termine un coinvolgimento della scuola primaria di Barghe: gli attivisti della campagna organizzeranno un intervento didattico in aula parlando della tutela degli anfibi e dell'operazione finanziata dalla Provincia, e cercando di coinvolgere bambini e genitori in una serata sul campo per censire e salvare questi preziosi animali.

Analogamente a quanto succede ormai da 10 anni dentro e fuori la scuola primaria di Idro, con la quale questa collaborazione virtuosa, che ha portato anche alla nascita di un gruppo di giovanissimi impegnati in un fantastico salvataggio estivo dei micro rospi al termine della metamorfosi, è stata appena rinnovata.

Il Progetto rospi ha sempre bisogno di volontari, e chi vuole farsi avanti può approfittare dell'indirizzo e-mail creato dalle guardie ecologiche bufobufoidro@gmail.com o del recapito WhatsApp 348 2768078. Per saperne di più ci si potrà anche ritrovare il 4 marzo alle 12 a Idro, nella pizzeria Cinzia. Dopo pranzo è prevista una escursione guidata sul sito di salvataggio per spiegare le modalità dello stesso.

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