«Accelerazione» d'impresa
di Ubaldo Vallini

Dall'Aperitivo con il futuro allo spiedo alla bresciana, passando per il Cern di Ginevra. Ecco il "viaggio" nell'innovazione targato Aib Zona Valle Sabbia - Lago di Garda


Partire dalle proprie radici e conoscenze e viaggiare in avanti nel tempo, alla scoperta di nuovi prodotti o di nuove applicazioni tecnologiche per renderli sempre più appetibili e concorrenziali.
Queste, in sintesi, potrebbero essere capacità ed impegno di ogni imprenditore, che in questo modo amplia azienda e conoscenze... preparandosi a ripartire un’altra volta.

Così i soci Aib della zona Valle Sabbia – Lago di Garda, che nei mesi scorsi hanno inserito fra un “Aperitivo con il futuro” e la degustazione dello spiedo alla bresciana, assaporati entrambi a Vallio Terme, niente meno che una visita al Cern di Ginevra, compreso l’anello di 27 chilometri dove le particelle subatomiche vengono accelerate, perché possano esserne svelati tutti i segreti.

Il “la” alle Terme di Vallio, quando il giornalista e fondatore di “Nòva” Luca De Biase, invitato dal Comitato di zona Aib guidato da Michele Lancellotti, aveva intervistato il fisico valsabbino Germano Bonomi e Piermatteo Ghitti: il primo perché portasse la sua esperienza di studioso e ricercatore, il secondo per il fatto che nell’azienda di cui è amministratore, la Metallurgica Bresciana, nella sede di Dello ospita forse il primo acceleratore lineare a particelle entrato in funzione in Italia.

L’incontro era stato denominato “Aperitivo con il Futuro” e proprio lì è nata l’esigenza da parte degli imprenditori valsabbini e gardesani di approfondire le loro conoscenze.

La tappa successiva è stata la visita in delegazione al Cern di Ginevra, ospitati in forma ufficiale, dove hanno potuto prendere visione degli esperimenti avanzati condotti fra gli altri anche dagli scienziati bresciani Germano Bonomi e Luca Venturelli.
In particolare il progetto “Alice”, fra quelli che studiano le collisioni fra particelle; “AD” che si occupa di antimateria, studiando gli antiprotoni che vengono rallentati in un anello di accumulazione; altri progetti di sviluppo tecnologico sui magneti e nel campo della robotica.

«Abbiamo voluto sollecitare gli imprenditori a riflettere su come possono affrontare le sfide giornaliere nelle proprie aziende – ha detto Michele Lancellotti, che ha guidato la delegazione -. Ricerca e sviluppo sono argomenti che troppo spesso vengono trascurati, soprattutto dalle aziende medio-piccole, riteniamo invece che alcune riflessioni importanti su tematiche che almeno apparentemente non sono così a portata di mano, siano necessarie».

Fra i presenti al Cern in quell’occasione anche il rettore dell'Università degli Studi di Brescia, Maurizio Tira, che ha posto l’accento sulla necessità di favorire la ricerca di base, anche nelle università italiane, insieme ad un rapporto stretto fra gli atenei ed il mondo dell’imprenditoria, interessato alle possibili applicazioni di ogni scoperta scientifica.

E lo spiedo alla bresciana?
L’abbiamo detto: dopo ogni volo, come quello impresso alle menti con l’esperienza di Ginevra, ritornare alle origini è necessario... per poi ripartire.

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