Eridio: buoni i livelli
di Val.

In questi giorni il lago d'Idro è quasi un metro più alto rispetto allo stesso periodo nel 2015 e nel 2016. La speranza è che possa rimanere tale il vantaggio anche in considerazione alla siccità che impenesierisce tutti i bacini lombardi


Nessun problema, per il momento, coi livello del lago d’Idro, che negli ultimi due mesi è cambiato di poco, rimanendo nel “range” di mezzo metro compreso fra i 368 metri sul livello del mare e i 368,50 (ieri era a 368,44).

Più di un metro, quindi, oltre la soglia minima di 367,20, ritenuta necessaria per mantenere il minimo deflusso vitale nel fiume Chiese.
Del resto, per il lago valsabbino, questa è una condizione di “normalità” da almeno dieci anni: più alti non si può andare perché è ritenuto pericoloso dal Registro Italiano Dighe (Rid); la quota inferiore ai 367,20 è stata invece imposta dalle norme europee.

Così sarà anche per i prossimi cinque anni, durante i quali, ameno teoricamente, dovrebbero svolgersi i lavori per la realizzazione di una nuova galleria di scarico e di nuova traversa.
Il livello verrà regolato con ridotta escursione, grazie agli accordi fra Regione Lombardia e Provincia autonoma di Trento, con quest’ultima che ha ottenuto le compensazioni relative al rilascio dell’acqua dai bacini Bissina e Boazzo, in tempi di utilizzo per l’irrigazione della pianura, che sono anche quelli meno interessanti per la trentina Hde che invece produce energia elettrica.

Cinque anni in cui, e l’auspico che arriva da più parti,
è importante trovare un tavolo al quale far sedere tutti i portatori di interessi relativi alla gestione delle acque lago: irrigazione, turismo, ambiente, produzione di energia elettrica. Obiettivo, la formulazione di una nuova regola di gestione.

Non è pensabile, infatti
, che una volta concluse le opere di regolazione del lago, si torni all’anacronistica escursione di 3 metri e 25.
 
 
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