In cerca del focus
di Val.

Occupa 180 metri quadri ed è una sorta di "bozzetto" per quella che Franco Liloni vorrebbe realizzare a Montisola, su una superficie grande quasi un "piò"  


Franco Liloni, eclettico artist gavardese e studioso di cose strane, a Pasquetta ha finito la sua opera di "land art" realizzata su una superficie di 180 metri quadri.

Si tratta di uno dei suoi "geoglifi psicotici", si tratta di una "opera in anamorfosi" di 25 x 8 metri eseguita con sassi di cm 2,5 in primo piano e 17 cm nel punto più lontano, realizzata nel Centro ippico Morso 46 di Limone di Gavardo, dove lo stesso Liloni ha anche allestito un piccolo orto botanico.

Questo il concetto legato all'opera, secondo la spiegazione dell'artista:

«Se avessi costruito la figura semplicemente ingrandendo lo schizzo preparatorio, a causa delle notevoli dimensioni, l'immagine percepita sarebbe apparsa deformata dalla fuga prospettica, come quando noi osservando una strada rettilinea lunghissima la vediamo stringersi sempre di più in lontananza» dice Liloni.

Che aggiunge: «Io ho giocato sul fatto di ottenere un'immagine frontale senza l'influenza della fuga prospettica e per fare ciò ho aumentato i rapporti relativi del disegno man mano mi allontanavo dal focus.
Il focus è il punto preciso di pochi centimetri dal quale ho creato l'immagine e solo da lì l'immagine è leggibile.
Spostandosi dal focus l'immagine si dissolve progressivamente fino ad apparire un ammasso labirintico senza senso».

«Concettualmente parlando, ho voluto ribadire che lo stesso nostro tentativo di capire la realtà soggiace ad una logica anamorfica e per capirla dobbiamo trovare il focus».

L'idea di Franco Liloni è quella di riprodurre quest'opera su uno spazio molto più grande: 2.500 metri quadrati, a Montisola.
 
 
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