Dalle ali alle palle
di LoStraniero

Da Torquato Tasso al famoso aforisma di Prezzolini, è l'apprezzato "volo" de LoStraniero, che andiamo oggi a pubblicare


Torquato Tasso nella sua Gerusalemme liberata scrive:

“Canto l'armi pietose e il capitano
che il gran sepolcro liberò di Cristo
molto operò con il senno e con la mano
molto soffrì nel glorioso acquisto..... “

Il capitano era Godefroid de Bouillon, un conte della Bassa Lorena (un territorio corrispondente pressappoco all’attuale Belgio).
Quando con i suoi uomini giunse nei pressi di Gerusalemme il Tasso scrive:

“Ali ha ciascuno al core ed ali al piede,
né del suo ratto andar però s’accorge;
ma quando il sol gli aridi campi fiede
con raggi assai ferventi e in alto sorge,
ecco apparir Gierusalem si vede,
ecco additar Gierusalem si scorge,
ecco da mille voci unitamente
Gierusalemme salutar si sente.”

Correva l’anno 1099 d.C. e i suoi uomini provenivano dai principali paesi europei, era l’esercito europeo, guidato da un comandante che, guarda caso, veniva da un luogo dove si situa l’attuale capitale d’Europa e che guadagnò il Santo Sepolcro al culto della cristianità.

Se il Tasso vivesse oggi potrebbe ancora dire delle istituzioni europee:

“Ali ha ciascuno al core ed ali al piede”?

O non direbbe forse:

Palle ha ciascuno al core e palle al piede?

Mi riferisco alle palle che in passato venivano applicate ai piedi degli ergastolani e che oggi vengono applicate ai piedi di noi tutti per non consentirci più, alla fine, alcun movimento.

Non avvertite la pesantezza di questi nostri tempi?
Ci si aspetterebbe che coloro che ci governano, sia a livello europeo che italiano, facessero qualcosa, risolvessero qualche problema, ci dessero qualche speranza.

E invece no. Anzi, contribuiscono piuttosto a crearne di nuovi di problemi, peggiorando così ulteriormente la situazione.
Di fronte a uno scenario così critico e preoccupante essi cosa fanno?
Visto che si parla di scenari fanno le sceneggiate.

L’incontro di Ventotene delle autorità europee, con tanto di portaerei, e la celebrazione del Trattato di Roma che cosa sono stati se non sceneggiate?
Che cosa è stato deciso in quegli incontri, quali sono stati in concreto i risultati?
Nessuno, se non lo sperpero di risorse di noi tutti.

Lo sperpero è un campo dove essi eccellono! Alla faccia dei fessi.
Farse. Sceneggiate. Palle. Per una retorica becera e crassa e nulla più.
Manca lo spirito.

Questa è un’Europa senz’anima.
Bisogna costatare purtroppo che il progetto di un’Europa dei popoli è fallito.
O si cambia registro o finisce tutto a Patrasso.

Ma queste ultime palle sono diverse da quelle al piede.
Queste servono per ingannare.
A proposito dei popoli: qualcuno ha detto che vale la legge delle due effe (2f).
Si tratta di due gruppi di persone, che costituiscono l’intera società, tra i quali si instaura un rapporto cosiddetto di pochi a molti.
I pochi, designati dalla prima f, sono i “furbi”.
I molti, designati dalla seconda f, sono i “fessi”.
Per quanto i molti possano essere, in media, evoluti non lo sono mai quanto i pochi.

I molti sono umorali e perciò manovrabili e strumentalizzabili. Hanno un comportamento reattivo, reagiscono agli eventi, ma riflettono poco, non hanno una strategia.
Non ragionano tanto e quando lo fanno, lo fanno prevalentemente con lo stomaco, anziché col cervello. Sempre in media naturalmente.

In che modo i pochi manovrano e strumentalizzano i molti?
Fondamentalmente attraverso le palle. Raccontano palle travestite da verità. 

Vi faccio un esempio.
Se le autorità, sempre assillate da necessità finanziarie, volessero aumentare l‘IVA, il primo annuncio per i molti che farebbero è il seguente: “L’IVA non aumenterà” ripetendolo diverse volte.

E tutto questo la chiamano democrazia. La democrazia dei fessi.
Un sistema politico basato sulle palle.
Forse Platone aveva ragione.

LoStraniero
 
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