Numero Unico Emergenza 112, facciamo il punto della situazione
di Enneci

Illustrato in Comunità montana il nuovo sistema di chiamata per l’emergenza urgenza introdotto due anni fa, con le novità dei voli notturni dell’eliambulanza


A distanza di oltre due anni dall’introduzione a Brescia del 112 come unico numero da comporre per richiedere aiuto cerchiamo di capire cosa è cambiato, come funziona ora e quali le novità.

L’occasione si è presentata venerdì 5 maggio presso la Comunità montana della Valle Sabbia a Nozza di Vestone ed ha avuto come relatori il direttore del Nue 112, dott. Claudio Mare, il coordinatore dott. Raniero Rizzini e due operatori che hanno illustrato il servizio in tutte le componenti fondamentali.

Facciamo un passo indietro al 2002 quando l’Ue ha emanato una direttiva che individuava nel 112 il numero di riferimento per le emergenze di qualsiasi natura fossero dando la libertà ad ogni Stato membro di organizzare il servizio nel modo più funzionale.

Nel 2010 è partito il progetto pilota a Varese fino a completare il tutto con l’apertura di Milano e di Brescia per la Lombardia; dal 2014 in poi il sistema 112 si sta ampliando regione dopo regione in tutta Italia.
I precedenti numeri di riferimento (112 Carabinieri, 113 Polizia, 115 Vigili del fuoco e 118 soccorso sanitario) sono confluiti alla nuova centrale operativa 112 che risponde alla chiamata di soccorso, localizza il chiamante e inoltra la missione alla centrale operativa di competenza che la prenderà in carico e la gestirà dal punto di vista prettamente operativo.

Questa nuova modalità organizzativa consente di filtrare le telefonate potendo così “girare” alle centrali operative di Carabinieri, Polizia, Vigili del fuoco e soccorso sanitario solo le emergenze reali. In tal senso le statistiche parlano da sole: il 55-60% del totale delle chiamate ricevute dal 112 non sono emergenza.

Capitolo a parte merita il “nuovo” servizio di elisoccorso. Da metà aprile, dopo un periodo di sperimentazione, gli elicotteri di Brescia e Como del soccorso sanitario di Regione Lombardia  sono stati equipaggiati con visori notturni garantendo così una copertura del servizio su tutte le 24 ore.

Tale introduzione consente di fare un enorme passo in avanti rispetto alla fase precedente in cui il volo era obbligatoriamente limitato a rotte prestabilite e atterraggi in aree debitamente illuminate (piazzole o campi da calcio).

Oggi, infatti, gli elicotteri possono atterrare anche in aree non illuminate (ma in ogni caso segnalate e visionate dai piloti per stabilirne l’idoneità).

Va segnalata, inoltre, l’applicazione per smartphone “112 where ARE U”, che si può scaricare gratuitamente e consente di inoltrare la chiamata al 112, essere correttamente geolocalizzati (con il Gps del cellulate attivo) anche se impossibilitati a parlare per qualsiasi motivo.
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