Ancora senza paga, nonostante le promesse
di Val.

Giovedì scorso, 11 maggio, gli operai della Leali Steel si erano astenuti per otto ore dal lavoro: saltato il salario dello scorso novembre, sapevano già che non avrebbero preso nemmeno le spettanze per aprile

 
Come volevasi dimostrare, nonostante la promessa da parte dei dirigenti che sarebbero state regolamente liquidate le spettanze per il mese di aprile, Leali Steel il giorno 15 ha disatteso l'impegno.

Oggi, giovedì 18, la situazione è identica e gli operai, che nel frattempo si recano regolarmente al lavoro, non sanno ancora nulla.
E neppure è dato di sapere se attueranno prossimamwente altre forme di protesta. 

I problemi, a quanto sembra, sono tipo sia burocratico sia legati all'opportunismo che guida le decisioni dirigenziali.

Da una parte ci sono le offerte di alcuni gruppi industriali
disposti a rilevare lo stabilimento (Ori Martin e Acciaierie Venete), col Tribunale di Trento che ancora non ha preso decisioni, e neppure si sa se l'attuale proprietario, il Gruppo Klesch, ha invece predisposto un piano industriale.

Dall'altra, secondo quanto viene affermato a Odolo,  la convenienza da parte della stessa Klesch (gruppo finanziario e non industriale) a continuare con una sorta di "partita di giro" per cui sarebbe riuscita in tre anni ad accaparrarsi 32 milioni di euro in tasse ed Iva risparmiata.

Sarebbe una speculazione bella e buona, fatta sui destini di un centinaio di famiglie valsabbine (più 130 in Valsugana) che vedono il loro futuro sempre più incerto.

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