Dadaisti improvvisati
Dadaisti si diventa... al Perlasca, dove un'esperienza artistica e allo stesso tempo linguistica ha dato origine ad una mostra "dada", che verrà inaugurata sabato 3 giugno


Nel secondo quadrimestre abbiamo portato a termine un progetto (il CLIL) che aveva lo scopo di approfondire la materia di storia dell’arte nella lingua inglese.
L’argomento scelto è stato il Dada, un movimento artistico che nel Febbraio del 1916 si sviluppò a Zurigo nel Cabaret Voltaire. 

Le caratteristiche particolari del Dadaismo furono la voglia di negare qualsiasi valore a un passato che, essendo stato capace di creare i presupposti della guerra, diventava negativo.

Il Dada si sviluppa dal concetto di “non senso”: è tutto ed è nulla; è gioco ed è paradosso; è arte ed è negazione dell’arte.
Gli artisti volevano riscattare l’umanità dalla follia che l’ha portata alla guerra e per ciò volevano azzerare tutte le ideologie e i valori. Essi usavano oggetti decontestualizzandoli. 

Noi, con l’aiuto dell’artista Francesco Villicich, abbiamo progettato cinque diverse opere.
Ognuno, a casa, ha cercato oggetti con una particolare forma o che potevano essere utili per creare qualcosa di stravagante ed interessante.

Ci siamo fermati il pomeriggio per diverse ore e ci siamo “sporcati le mani”, cercando di creare delle piccole opere d’arte.
Anche se l’opera Dada in sé non dovrebbe avere un senso preciso, noi abbiamo lavorato su alcuni concetti per trasmettere dei valori al nostro pubblico.

Sabato 3 giugno, in Aula Magna, si terrà una mostra dove saranno esposti i nostri lavori e tutti sono invitati.
È stata un’esperienza molto costruttiva perché la scuola ci ha permesso di creare qualcosa con le nostre mani e permettendoci così di mettere in pratica ciò che abbiamo studiato.
 
A cura della 5ª Liceo
 
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