Per l'occasione interverrà l'autore, che sarà presentato da Alberto Latorre, dopo un'introduzione a cura dell'Assessore alla Cultura di Vobarno Enzo Formisano.

Toccherà invece a Roberto Maggi leggere alcuni brani del libro fra i più significativi.

Il romanzo, uscito in stampa a dicembre 2016, fa seguito alle prime due opere di Levrangi, che ha pubblicato nel 2008 «In bilico (e non trattasi di autotrasportatore)» e nel 2013 «Il signor Gnec».

La storia de «Il rapinatore» si apre, nella calura di un agosto metropolitano, con quello che sembra il solito fattaccio di cronaca, ma via via che ci si addentra nella lettura il registro cambia e assistiamo alla nascita dell’improbabile amicizia tra Fortunato e Guido, un uomo e un bambino che non hanno nulla in comune, ma che il caso avvicina e unisce.
Fortunato è un uomo semplice e complicato al tempo stesso, che diverrà inconsapevolmente protagonista di un tragico epilogo e Guido, singolare ragazzino dall’eloquio forbito e dal visionario terzo occhio, si alternerà al suo fianco. Nell’arco di poche ore, i due vivranno strane avventure e impareranno a conoscere le singolarità l’uno dell’altro.
Attorno a Fortunato e Guido si muovono personaggi comici e tragici, assurdi e veri, malinconici e goderecci, corrotti e integri, esattamente come nell’alternanza del trascorrere della vita; incontreremo presenze divine, uomini di legge, bulli microcefali, intelligentissimi patricidi, romantici ladruncoli, madri, padri, mogli e mariti fallibili e sbagliati, ma veri e umani nella loro essenza.