L'ultimo commosso saluto a Luca
di Redazione

L’intera comunità di Storo si è stretta attorno alla famiglia Kerschbamer per l’estremo saluto del figlio Luca morto prematuramente



Luca aveva appena 33 anni quando domenica pomeriggio è stato trovato privo di vita al di là della Finestra sull'Adige. Se n’è andato in maniera silenziosa, quasi non volesse disturbare.

Ieri in una chiesa strapiena e con diversi sacerdoti sul presbiterio la mesta funzione funebre. Nel primo banco i familiari poi i parenti. Dietro il mondo del volontariato e i Carabinieri in congedo e in servizio a Condino e a Storo. Già un'ora prima del funerale l'area circostante l'arcipretale di San Floriano risultava quasi inaccessibile. Una presenza compatta e spontanea dove lo sconforto e il dolore sommergevano tutto.

Quando la cerimonia stava per iniziare dentro la chiesa e sul sagrato antistante commozione, silenzio, tanto dolore, visi tirati e occhi lucidi.

La messa funebre è stata celebrata dal reverendo arciprete di Storo, don Andrea Fava, assieme ad altri sacerdoti, con l’accompagnamento della corale.

Nlll'omelia il parroco si è rivolto alla sua gente parlando col cuore. “Così è la vita sfortunata di tanti nostri giovani, che hanno bisogno di avere attorno a sé persone che li prendano per mano, perché possano ricevere indicazioni, suggerimenti, sostegni validi, perché sembra che da soli non ce la facciano. Perché nel momento che questi giovani si trovano da soli, cadono nel baratro. In queste alcune righe potrebbe essere riassunta la vita del nostro amato Luca. Tutti molte volte barcolliamo accanto a dei binari, quegli stessi binari accanto ai quali tu sei stato raccolto”.

Poi sempre con lo sguardo rivolto ai familiari don Andrea ha detto: “Donaci la forza di saperci rialzare ogni volta. Tu per una sola volta non ce l’hai fatta. E questo potrebbe succedere anche a noi. Facci utilizzare bene il tempo, le amicizie, i doni che ci sono dentro di noi, per salire sul treno della vita, con il ricordo nel cuore, di chi dai binari, per una sola volta, non è riuscito a rialzarsi. Ciao Luca, ti affido a nostro Signore”.

Quello di Luca è stato un addio inatteso, che ha sorpreso davvero tutti. La sua scomparsa ha sicuramente creato un dolore che ha coinvolto non solo un paese ma un'intera valle.

Don Vicenzo Lupoli è l'arciprete di Condino ma ha la stessa età di Luca. Poco prima del funerale nella camera mortuaria ha detto: “La morte è sempre tragica e in questo momento lo è ancora di più . Dinnanzi al mistero della vita e della morte è bene restare in silenzio perchè sono realtà che non hanno spiegazioni né tantomeno risposte”.

Al termine della funzione alcune persone hanno voluto esprimere un saluto personale, tra cui la sorella Barbara.

A funzione conclusa, tra le lacrime, l'incamminamento e il trasferimento per la cremazione.
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