Fra Anfo e Lavenone, paura per un bimbo di 5 anni
di Val.

Cade e picchia la testa, papà lo carica in auto con le sorelline per portarlo al Pronto soccorso, ma arrivato a Lavenone si accorge che il bimbo sta male parecchio e chiama il 112


Brutta avventura per un bimbo di 5 anni, caricato poi sull’eliambulanza e ricoverato d’urgenza al Pediatrico del Civile di Brescia, dove i medici si sono riservati la prognosi ed hanno disposto per lui un periodo sotto stretta osservazione.
Non sarebbe ad ogni modo pericolo di vita.

A complicare tutto,
e confermare il detto che le disgrazie non arrivano mai da sole, il fatto che la sera precedente era toccato alla mamma 36 enne di essere ricoverata d’urgenza a Gavardo per una grave forma emorragica.

Il bimbo abita con la famiglia ad Anfo
ed è lì, sembra in casa o nelle immediate adiacenze, è avvenuto l’infortunio di gioco, col piccino che è finito lungo disteso in terra graffandosi il viso e rimediando una bella botta in testa.

Sanguinava e piangeva, il papà non sapeva come calmarlo ed ha deciso di portarlo direttamente in ospedale, caricando lui e altre due figlie di 2 e 6 anni sul suo grosso fuoristrada.

Arrivati però davanti alla Cooperativa CPF80, fra Lavenone e Vestone, l’uomo si è accorto che il piccino stava peggio e che a tratti perdeva conoscenza.
Così si è fermato per chiedere aiuto.

Dalla sala operativa Soreu hanno inviato sul posto un’autolettiga dei volontari di Vestone e l’eliambulanza, atterrata poco lontano.
Il bimbo è stato soccorso, caricato prima sull’ambulanza e poi portato nella pancia dell’elicottero.

Non così in fretta però. Essendo minore, era d’obbligo la presenza sul mezzo aereo di uno dei due familiari ed il padre avrebbe dovuto lasciare da sole le altre due figlie.

Hanno risolto la situazione i carabinieri di Idro, intervenuti con una pattuglia per verificare i fatti e stabilire eventuali responsabilità.
E’ toccato loro fare da baby sitter mentre un amico del papà raggiungeva Lavenone e prendeva consegna bambine ed auto, correndo a sua volta a Brescia a recuperare il papà.

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