L'Oc de San Martì
di Federica Ciampone

Tradizione ed innovazione culinaria, nel progetto ideato dall'amministrazione comunale di Paitone per valorizzare i piattitipici e i ristoratori locali


Si è tenuta nel pomeriggio di ieri, giovedì 6 luglio, la conferenza stampa di presentazione de “Il piatto tipico di Paitone”, un progetto orientato alla riscoperta delle antiche tradizioni gastronomiche paitonesi, senza rinunciare ad un pizzico di creatività e di innovazione

Dopo i saluti del Sindaco di Paitone la parola è passata alla Dott.ssa Mariateresa Cavalleri, Vice Sindaco e Assessore alla Cultura, Istruzione e Pari Opportunità, che ha illustrato brevemente la nascita del progetto.

San Martino, cui il paese di Paitone è profondamente devoto, è sempre stato raffigurato con delle oche. Questa tradizione è il risultato di un mix tra le origini celtiche del paese, la dedica al Santo della Chiesetta in località Marguzzo e l’origine dei paitonesi, provenienti appunto da Marguzzo.
Nelle nostre campagne, fino a metà del 1800, si usava cibarsi dell’oca nel giorno dedicato a San Martino – l’11 novembre – che segnava la fine dell’anno lavorativo dei contadini.
L’idea è partita proprio da qui: perché non riportare in vita quest’antica tradizione inventando una ricetta tipica?
”. 

Il progetto è stato pensato fin dal principio come una preziosa opportunità per rilanciare tutte le attività presenti sul territorio di Paitone, oltre che come riscoperta di un tratto gastronomico caratteristico della cultura del paese.

“Così, una volta presentato il progetto in Amministrazione, abbiamo convocato i ristoratori di Paitone per proporgli questa bella sfida, accettata con entusiasmo da 5 realtà del territorio: ‘Il Tagliere D’Oro’, la ‘Trattoria da Tindaro’, l’’Antica Trattoria Leone’, l’’Agriturismo El Cioci’ e l’’Antica Osteria Due Corone’”, ha continuato il Vice Sindaco. 

Durante la conferenza stampa, organizzata dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con la Commissione Cultura, è stato presentato anche il disciplinare, adottato con delibera della giunta comunale, che riporta nel dettaglio il regolamento, le modalità di svolgimento e le finalità del concorso.
I ristoratori proporranno un piatto a base di carne d’oca, su loro ideazione e ricetta, che verrà presentato e votato da un’apposita giuria nelle giornate di degustazione del 15 e del 16 luglio 2017. La ricetta dovrà essere necessariamente legata a prodotti tipici della zona: la giuria stabilirà la ricetta migliore, che diverrà ufficialmente il Piatto Tipico di Paitone, “L’Oc de San Martì”.

Da quel momento, ogni ristorante che vorrà proporre il Piatto Tipico dovrà rispettare la ricetta originale e potrà proporlo nel proprio locale solo previa richiesta al Comune di Paitone e mettendo in evidenza l’apposito logo.

Il logo, creato da Stefano e Alice Piovani, vuol essere espressione degli antichi sapori di una tradizione celtica rivisitata in chiave moderna”, ha detto il Vice Sindaco.
Il suo colore autunnale ricorda quello del vino nuovo che con le castagne soleva accompagnare l’oca, da sempre simbolo di abbondanza e di buon auspicio. 

La ricetta vincitrice verrà presentata anche all’inaugurazione della sagra di San Martino; inoltre ogni anno, da fine ottobre alla terza domenica di novembre sarà possibile recarsi nei ristoranti aderenti e degustare l’”Oc de San Martì” secondo ricetta.
Durante questo particolare periodo ogni ristorante potrà proporre anche le ricette degli altri ristoranti, nell’ottica di una sinergia culturale e gastronomica che faccia diventare Paitone il paese noto per la degustazione dell’oca.  “La nostra collaborazione con l’Ecomuseo del Botticino, rappresentato dal qui presente Marco Luppis, contribuirà inoltre ad incentivare la prospettiva di un possibile sviluppo imprenditoriale ed agricolo della realtà del paese a partire da questo progetto”.

Dopo la presentazione del disciplinare e del logo
, la parola è passata ad Andrea Leali, giovane e talentuoso chef  bresciano, padrino dell’iniziativa.
Sono molto contento di far parte di questo progetto. La mia è una cucina semi – innovativa, classica ma comunque odierna, leggera e pulita. Tengo molto a mantenere i legami con il territorio e con la tradizione”.
Non per niente “Casa Leali”, locale inaugurato nel maggio 2016, è niente meno che la casa di Puegnago in cui Andrea e suo fratello Marco, che gli dà una mano in sala, sono nati e cresciuti. 

Dopo la consegna delle ricette in busta chiusa, i ristoratori aderenti all’iniziativa si sono detti entusiasti che qualcosa si sia finalmente mosso. “Ci impegneremo nel concorso ma lo faremo con piacere e con amicizia, evitando le invidie tra di noi”, hanno concluso. 

Non resta che attendere il weekend del 15 luglio per scoprire quale ricetta avrà l’onore di diventare “L’oc de san Martì”.
 
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