«Eroi senza medaglia»
di val.

Doppia inaugurazione domenica scorsa nella chiesetta alpina di San Bernardo, sull’omonimo colle che sovrasta l’abitato di Bione


L’evento in occasione della tradizionale festa organizzata dagli Alpini coordinati dal capogruppo Michele Zanoni.

Di fronte ad una insolita moltitudine di convenuti, la benedizione di don Aurelio prima è toccata ad una grande targa che ricorda l’epopea di un ufficiale dell’aviazione degli Stati Uniti d’America, Wilbur H. Johnson, caduto col suo aereo a Serle nel 1945 e tenuto nascosto per due mesi a Bione, anche nel piccolo rifugio adiacente la chiesetta da dove si potevano controllare i movimenti delle squadre fasciste sguinzagliate nella sua ricerca.

«Servirà a ricordare anche fra cent’anni cosa è capace di fare la nostra gente: uomini e donne senza medaglia, ma coraggiosi e di grande onore» ha detto Marina Corallini, che ha riesumato la vicenda riportando la testimonianza del suocero, Silvio Vallini, insieme a Teresa Nifadeale fra i protagonisti del salvataggio.

Poi è toccato ad una stupenda realizzazione degli artisti Carlo Ricchini (di Bione) e Alessia Todeschi (del vicino Trentino), entrambi “figli” dell’Accademia delle Belle Arti di Santa Giulia: un Cristo in terracotta fissato su una grande croce di legno che da ieri sovrasta l’unica navata del tempio.

“Teso il collo a chiedere un dono,
l’amato Padre
madre di misericordia
grembo di vita elargita
credenza piena d’amore...”
ha scritto e letto per loro il poeta, drammaturgo e regista teatrale Giacomo Scalvini.

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