Il tempo e l'anima
di red.

L’appuntamento di questo sabato alle 17, nella sala espositiva di Via Glisenti 43 a Vestone, è con le opere di Floriana e Giorgio Melzani


L’esposizione presenterà un “dialogo senza tempo” fra le opere della pittrice caffarese Floriana Melzani e gli scatti frutto della passione per la fotografia del nonno Giorgio, che documentano come fossero gli ambienti, gli usi e costumi e le persone, nel territorio bagosso fra le due grandi guerre mondiali. 

Una continuità artistica, quella fra il nonno e la nipote, che si sviluppa in una ventina di opere.
La presentazione della mostra, ospitata nei locali di via Glisenti 42 dall’omonima associazione culturale, è attesa per le 17 di sabato.
Per l’occasione, ad introdurre i profili artistici dei due autori, sarà Flavio Richiedei, dell’associazione culturale bagossa “Habitar in sta Terra”, sodalizio che nella sua ricca collezione possiede già alcuni scatti storici di Giorgio Melzani.

Il nonno Giorgio Melzani, nato nel 1897, era messo comunale ed il suo ruolo esigeva che lo stesso percorresse più volte la settimana, a piedi, il tragitto fra la frazione lacustre di Ponte Caffaro e il capoluogo Bagolino.

Andirivieni che lo metteva spesso a contatto di scorci e di personaggi particolari che lui, con sensibilità e passione, riusciva ad immortalare nelle sue lastre fotografiche. Un patrimonio che purtroppo è andato in gran parte disperso.

La nipote Floriana Melzani,
nata Ponte Caffaro dove vive e lavora, ha frequentato corsi di pittura, ceramica e disegno artistico della figura, ha conseguito importanti riconoscimenti artistici.
È presente in diversi dizionari d’arte e ha partecipato alle collettive ordinate e a diverse rassegne.

Bruno Tosi di lei ha detto che «attraverso le sue opere ci fa capire la sua continua dimensione di un qualcosa di imponderabile, come la sorgente di un acqua limpida, che gorgoglia, partendo dalla fonte, e che ha bisogno di un letto per scorrere liberamente, ed assumere forme, finora inespresse. Tale ricerca va collegata a quella della sospensione degli oggetti, tipici della metafisica, di cui l’artista è un’ottima interprete per la sua capacità di analisi precisa e motivata».

La mostra rimarrà aperta fino al 1° ottobre e sarà visitabile dalle 17 alle 19 tutti i giorni, nei giorni festivi anche dalle 10 alle 12.
170906_flo.jpg