«Gavardo 2050. Il futuro in mostra»
di Fabio Borghese

Sarà inaugurata questo venerdì 22 settembre presso il Vecchio Mulino una mostra nella quale alcuni professionisti gavardesi pensano a come potrà essere paese di Gavardo nel futuro


L'associazione Rebus, con il patrocinio del Comune di Gavardo, organizza l'evento “Gavardo 2050. Il futuro in mostra”, una manifestazione culturale di fantasia che offre lo spunto ad una serie di collaboratori, scelti tra professionisti del territorio, di realizzare dei contributi attinenti alla propria professione, proiettati però nell'anno 2050.

Interessante e divertente sarà scoprire come viene vista oggi l'evoluzione del domani, come si modificherà il modus vivendi delle proprie attività nel tessuto socio-economico del futuro.

Un evento, per alcuni aspetti provocatorio, che sfida le tradizionali esposizioni della celebrazione del passato, quasi come un invito a guardare avanti con fiducia e con coraggio anzichè rimpiangere la nostra storia.

La mostra sarà inaugurata questo venerdì 22 settembre alle 20.30, presso il Vecchio Mulino sul Chiese.

Alla mostra partecipano 17 professionisti gavardesi, i quali, ognuno nel suo campo, rappresentano cosa succederà a Gavardo nel 2050, nell’ambito della cucina, nello stile, nell'arte , nel costume, nell'edilizia, etc.

In mostra ci sono le opere di Stefano Abastanotti, Michele Beltrami, Alberto Bresciani, Carlo Bresciani, John Comini, Claudio Cremonesi, Emanuela Ferraris, Andrea Giustacchini, Franco Gosetti, Franco Liloni, Manuela Massardi, Massimo Melgari, Andrea Pasini, Thea Pasini, Tiziano Rivetta, Silvio Valdagni, Angelo Zane, Luigi Zane ed Elisa Zubani.

Domenica 8 ottobre alle 16 è prevista una singolare cerimonia: verrà interrata una «capsula del tempo» con i messaggi dei visitatori e destinata a essere riportata alla luce fra 33 anni: nel 2050, appunto.

La mostra rimarrà aperta fino all’8 ottobre: venerdì 20.30-23, sabato 15-19.30, 21-23, domenica 10-12, 15-19.30.
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