Presi con le mani nel sacco
di val.

Il proprietario sente i rumori e chiama i carabinieri, quelli intervengono e sorprendono i ladri mentre ancora sono al lavoro. E' successo a Bione



Qualche volta le cose vanno per il verso giusto. Succede quando tutti rispettano il loro ruolo: i ladri fanno i ladri, la vittima non si improvvisa sceriffo per le sue proprietà e le guardie intervengono celermente.
Certo ci vuole anche un pizzico di fortuna.

Così è successo ieri sera in via Ponti a Bione, dove un magazzino di materiali edili è stato preso di mira da due malfattori che hanno tagliato la recinzione e forzato, sembra, qualche apertura, prima di introdursi nell'ambiente pronti ad arraffare attrezzature e materiali.

Il buio c'era, ma nemmeno tanto, ancora non erano scoccate le ore 20.
Ad accorgersi dell'effrazione, sentiti gli inequivocabili rumori, è stato il proprietario stesso del magazzino che non ci ha pensato su nemmeno un attimo e si è attaccato al telefono.

Dalla centrale operativa delle emergenze
il grido d'aiuto è rimbalzato alla pattuglia di carabinieri della Compagnia di Salò in servizio per ieri sera, nello specifico quella della stazione di Vestone.
I militari lesti lesti sono arrivati in loco e dopo aver individuato la presenza del furgone sul quale i ladri sarebbero spariti col bottino, non ci hanno messo molto a sorprenderli, ancora con le mani nella marmellata (ma forse è meglio utilizzare la versione del sacco, visto il tipo di mercanzia).

Quelli non hanno neppure reagito e sono scattate le manette.

A Canton Mombello sono così finiti due italiani, residenti a Brescia, di 47 e 39 anni. 
Oggi il processo per direttissima.

171002_furto_notte.jpg