La Madonna dei «ciòc»
di val.

Davvero vien da pensare al «divino», analizzando per bene ciò che il 73 enne mantovano ha combinato in autostrada dopo una serata... «di vino». La provvida "trovata" dei poliziotti salodiani



Quasi venti chilometri contromano in autostrada, alla guida di una vecchia Fiat Panda.
E’ successo nella notte fra venerdì e sabato lungo la A4 fra Sirmione e l’area di servizio Campagnola Sud.

L’uomo alla guida dell’utilitaria, un 73 enne originario della zona del Lugana e residente nell’alto Mantovano, che nemmeno si era reso conto di essere in autostrada, è stato fermato da una pattuglia della Stradale di Salò, che con uno stratagemma e con l’aiuto dei camionisti è riuscita ad evitare che la situazione potesse degenerare in un grave incidente.

Ma andiamo con ordine
.
Il 73 enne, alle 3 della notte scorsa stava cercando di tornare a casa dopo una serata passata con gli amici. In zona imperversava la nebbia e chissà come, con la sua Panda, si è infilato in autostrada a Desenzano del Garda, prendendo in direzione di Verona.

Secondo quanto è stato ricostruito dagli agenti
della Stradale, giunto all’altezza del casello di Sirmione, si dev’essere accorto che di aver preso la strada sbagliata e cosa fa uno in questi casi? Torna indietro.

Così il “nostro”, che dopo aver fatto inversione
, probabilmente senza rendersene conto, tenendo diligentemente la “sua” destra, si è messo a viaggiare contromano sulla corsia di sorpasso, per di più nella nebbia.

Si sa che per ogni categoria in cui vengono suddivisi gli esseri umani c’è una Madonna che li protegge.
Quella “dei cioc” stanotte doveva essere ben sveglia.
Fatto sta che gli utenti della strada che hanno avuto la disavventura di incontrare la Panda sono riusciti ad evitarla e nel contempo a segnalarne l’ingombrante presenza.

La pattuglia della Stradale operativamente più vicina in quel momento era quella salodiana, che a quell’ora stava procedendo ad alcuni controlli in quel di Mazzano.
Ed è toccato a loro di intervenire.

Con la Centrale operativa che da Brescia in tempo reale
ed in base alle segnalazioni dava indicazioni su dove si trovasse la Panda, i poliziotti hanno imboccato l’autostrada a Brescia Est.
Nel procedere in direzione di Verona, qualche chilometro prima del presunto incontro con l’autovettura impazzita, a gesti hanno comunicato coi camionisti che procedevano nella stessa direzione, che si sono affiancati alla “pantera” rallentando un po’ alla volta il traffico fino a fermarlo del tutto.

Ed ecco dalla nebbia apparire gli abbaglianti della Panda.
Il 73 enne, visto davanti a se tutta quella fanaleria, si è fermato per capire cosa stesse succedendo.

E ce ne ha messo di tempo per capirlo.
L’hanno accompagnato fino all’area di servizio Campagnola Sud, ne hanno analizzato il fiato e stabilito che il grado alcolico del sangue superava il valore di 1,5 grammi per litro.

Già sul posto erano arrivati anche gli uomini della Stradale di Verona
competenti per territorio, ma ancora lui si dimostrava poco collaborativo: chiedeva cosa potesse aver fatto di male e si rifiutava di dare un numero di telefono ai poliziotti che volevano avvertire i familiari di venire a prenderlo.
Alla vista del carro attrezzi poi, ancora non voleva credere di non poter tornare a casa con la sua auto. Se ne sarà reso conto stamattina e certo la patente non la vedrà più per un pezzo.

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