«Preoccupazioni legittime, ma eccessive»
di red.

Sulla questione del trivellamento di un pozzo per l’acqua potabile ad Anfo, in occasione di un'intervista più ampia che pubblicheremo nelle prossime ore nella sezione Premium, il sindaco Umberto Bondoni dice la sua. Ecco un'anticipazione



«Non è che ci siamo inventati da un momento all’altro e senza motivo di trivellare un pozzo ad Anfo. Questa storia è oggetto di polemica da giorni, ma noi lo abbiamo fatto per venire incontro all’approvvigionamento idrico del comune, soprattutto della frazione alta di S.Antonio, che durante il periodo estivo, quando le strutture ricettive dei campeggi richiamano più turisti, subiscono dei disguidi, addirittura con l’acqua che nella frazione alta non arriva proprio più».

Così  afferma il sindaco Umberto Bondoni, rispondendo alle domande poste dal nostro Fabio Gafforini (qui l’intervista completa anche su altri argomenti).

E continua: «Siamo quindi andati proprio incontro alle lamentele degli abitanti, ad una necessità prima. Poi, per quanto riguarda la presunta discarica, io che ho 57 anni non mi ricordo ci fosse una cosa del genere. Mio padre che ne ha 85 si ricorda di ferraglia appoggiata vicino a quell’area, ma sicuramente non una discarica. Anche perchè, nel dopoguerra, l’organico era riutilizzato in casa, così come il vetro, plastica non ce n’era, e quindi vedo difficile ci potessero essere materiali diversi appunto dalla ferraglia. A ridosso dell’area sono poi state costruite delle abitazioni e fino ad oggi dalla trivellazione non è emerso nulla».

E se dovesse invece emergere?
«Posso assicurare a voi e ai miei concittadini che nel momento in cui qualcosa dovesse cambiare, quando l’acqua verrà trovata, quando Arpa ed A2A avranno fatto le dovute analisi, se l’acqua non dovesse essere potabile o in qualche modo giudicata pericolosa per la salute pubblica, sarò il primo a non consentirne l’utilizzo».

Infine: «La minoranza ha fatto delle contestazioni per dare sicurezza alle persone, questo lo capisco e perciò non me la posso prendere, però forse sono state fin troppo eccessive».
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