Un paravalanghe per il Gaver
di Ubaldo Vallini

Ancora un inverno in difficoltà poi, grazie alla costruzione di un nuovo tunnel paravalanghe, il Gaver tornerà ad essere più facilmente raggiungibile



Potrebbe essere quello che sta arrivando l’ultimo inverno di “passione” per la località sciistica del Gaver, regolarmente alle prese negli ultimi anni con l’apertura a singhiozzo della strada nel periodo invernale.

Nella seduta di ieri, infatti, la Giunta regionale ha approvato lo schema di convenzione tra Regione Lombardia e Comune di Bagolino per la realizzazione di una nuova galleria paravalanghe.
L’idea è quella di utilizzare un milione di fondi che arriva dal Fondo dei Comuni Confinanti ai quali vanno ad aggiungersi 600 mila euro del Comune di Breno, territorialmente competente per il Gaver, che destina all’opera viaria quanto ricava per lo sfruttamento delle acque del Caffaro.

Tocca ora alla Provincia di Brescia portarsi avanti con le diverse fasi progettuali per dare il via effettivo ai lavori.
«Si può ragionevolmente prevedere che i lavori verranno effettuati nei mesi estivi del 2018 e che per la fine dell’anno la galleria sarà ultimata» ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo economico Mauro Parolini -, che in una nota ha sottolineato «l’importanza di questo intervento per la sicurezza e l’accessibilità di tutta l’area turistica coinvolta».

«Il tratto dove verrà realizzata l’opera – ha aggiunto l’assessore – si trova lungo una via di collegamento di fondamentale importanza per i residenti, i turisti e tutte le attività connesse.
Questa nuova infrastruttura permetterà di evitare i problemi di sicurezza e soprattutto le gravi ripercussioni che le valanghe possono avere sull’intero sistema economico locale ogni volta che viene interrotta la strada».

Troppo spesso, infatti, le condizioni dei versanti del Monte Misa che insistono sulla Provinciale numero 669 si fanno precarie.
Accade quando nevica molto oppure quando le repentine variazioni climatiche rendono instabile il manto nevoso e le valanghe in agguato.

La nuova galleria paravalanghe sarà lunga 105 metri e larga 8. Annullerà la pericolosità degli scivolamenti lungo il “Canal Rot”.
Questa nuova protezione, che fa seguito a quella realizzata negli anni scorsi per proteggere la 669 poco più a valle dalla slavina “Espargàt”, annullerà il rischio di slavine che regolarmente presentano il conto ogni anno.

Resteranno ancora degli interventi da fare, ma direttamente sul versante della montagna, per quelle valanghe che hanno tempi di ritorno molto più lunghi e nell’ordine dei 20/30 anni, come la “Grisa” e la “Campràs”, che rischiano di muoversi solo in condizioni di innevamento eccezionali.

Peccato che Carlo Gervasoni, patron della Sat, abbia già deciso anche per quest’anno di tener chiusi gli impianti di risalita.
La speranza dei pochi operatori rimasti a gestire la ricettività e gli sport invernali “alternativi”, è che una strada più sicura possa riportare il Gaver ad essere appetibile ad investimenti capaci di valorizzarne appieno le potenzialità paesaggistiche e naturalistiche, che certo non mancano.


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