Cervo macellato nel bosco
di red.

In Valvestino i bracconieri hanno macellato nottetempo un cervo nel bosco, portandosi via ciò che aveva di più prezioso. Novembre mese di controlli serrati


Un mese particolarmente  intenso per l'attività di vigilanza, presidio del territorio e contrasto al fenomeno del bracconaggio, quello di novembre, per gli agenti di polizia provinciale del distaccamento di Vestone, al comando del commssario Claudio Porretti.

Gli otto agenti, il commissario appunto, ed una guardia volontaria impegnati nel vasto territorio di competenza che comprende Valtrompia, Valsabbia e Alto Garda, hanno controllato 134 cacciatori.

Va detto che la maggior parte dei seguaci di Diana sono risultati in regola con le norme venatorie.
Tuttavia sono state accertate 17 violazioni amministrative mentre sono state 8 le denunce penali all'autorità giudiziaria per l’abbattimento di avifauna protetta e cattura di fauna con mezzi vietati.

Sono stati posti sotto sequestro 7 fucili e relative munizioni, reti da uccellagione e trappole, nonchè alcuni esemplari di frosone detenuti irregolarmente come uccelli vivi da richiamo ed un camoscio.

L'attività di vigilanza prosegue
anche per accertare l'abbattimento illegale di alcuni capi di ungulato (camoscio, capriolo e cervo).
L'ultima in ordine di tempo quella relativa all'abbattimento di un bell'esemplare di cervo avvenuta nella notte fra sabato e domenica in Valvestino.

Gli spari sono stati uditi verso le due di notte.
Al loro arrivo sul posto gli agenti hanno constatato ciò che del cervo era rimasto dopo la veloce asportazione delle spalle, delle cosce e della testa come trofeo, ad opera dei bracconieri.

.in foto: i fucili sequestrati; il cervo ritrovato senza spalle, cosce e testa.

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