Le ragioni di una mostra
di Redazione

Ecco una breve introduzione a “Attorno a Isgrò. Cancellature e note a margine”, la mostra “collaterale” alla terza tappa di “Insoliti incontri”, scritta da Flavio Richiedei di “Habitar in sta terra”


La manifestazione “Insoliti incontri”, organizzata dal Sistema Museale della Vallesabbia, quest’anno ha incluso Bagolino tra i paesi destinati ad accogliere temporaneamente un’opera della prestigiosa Collezione Paolo VI – arte contemporanea di Concesio.
 
Quella del noto artista Emilio Isgrò, dal titolo “Il vitello d’oro”, sarà ospitata dal 2 al 17 dicembre nelle sale della biblioteca comunale.
La sua cancellatura, gesto artistico originale e provocatorio, è stata oggetto di molti scritti e interpretazioni ma ritengo che il vero significato sia ben espresso in questa sua frase:
 
“La cancellatura non è una banale negazione, ma piuttosto l’affermazione di nuovi significati: è la trasformazione di un segno negativo in gesto positivo”.

Assurge perciò in quanto gesto positivo a simbolica protesta contro ogni forma di censura (gesto negativo).
 
Questo il filo conduttore della mostra collaterale organizzata da “Habitar in sta terra”che, prendendo spunto dalla provocazione di Emilio Isgrò, vuole proporre una riflessione sugli effetti e i gravi errori della censura nella storia.

Ricorrendo quest’anno l’ottantesimo anniversario della vergognosa mostra “EntarteteKunst” di Monaco del 1937, abbiamo voluto riservare uno spazio importante ad un gruppo di opere grafiche tedesche del primo novecento di artisti che il nazismo considerava degenerati e voleva “cancellare”.


Flavio Richiedei
Habitar in sta terra
 
 
Emilio Isgrò, siciliano di nascita (1937), artista concettuale, poeta, scrittore drammaturgo e regista, si trasferisce nel 1956 a Milano e partecipa da subito ai movimenti artistici d’avanguardia muovendosi tra arte concettuale e poesia visiva. Sarà proprio come poeta visivo che otterrà i primi riconoscimenti e la notorietà con il suo caratteristico gesto della cancellatura.La prima opera “cancellata” e del 1964.
Artista conosciuto a livello internazionale ha esposto in moltissimi paesi e ottenuto prestigiosi riconoscimenti tra cui la Biennale di Venezia (1972, 1978, 1986, 1993) e il primo premio alla Biennale di San Paolo nel 1977. 
 
 
 
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