Gaver pronto per la neve alternativa
di val.

Lo splendido scenario naturalistico del Gaver non teme confronti e a ciaspole, pelli di foca e sci da fondo, abbina e-bike e sleddog



Sono caduti venti centimetri di neve “naturale” al Gaver, che col freddo delle ore successive si sono “sgonfiati” e consolidati, fornendo un’ottima base per la prossima nevicata.

Manto non ancora sufficiente, quindi, per dare modo agli uomini del Consorzio di attivare la pista da fondo della Piana, una delle più belle dell’arco alpino, ma abbastanza da scatenare gli appetiti degli appassionati di montagna e di natura: quelli che non vedevano l’ora di infilarsi fra gli abeti e poi anche più in alto, con ai piedi le ciaspole o gli sci.

In attesa che la via di accesso torni ad essere sicura, con l’intervento risolutivo di un nuovo paravalanghe atteso per il prossimo anno, novità che si spera possa portare alla riapertura degli impianti di risalita, insomma, a farla da padrone sono le peculiarità naturalistiche.

E quelle del Gaver posseggono un’attrattiva ormai consolidata, tanto che la stazione sciistica, che si è fatta sempre più “alternativa”, è anche sempre più gettonata da appassionati che arrivano da fuori provincia.

Un “trend” emerso in tutta la sua evidenza domenica scorsa,
quando la località sciistica valsabbina ha fatto il pieno di presenze, con alpinisti e fondisti che con gli sci ai piedi salivano e scendevano verso il Cadino lungo la Provinciale 669, diventata oltre il blocco del Gaver una vera e propria pista da sci.

Su ottimi livelli anche le prenotazioni da parte di gruppi intenzionati a fare scampagnate sulla neve in mezzo alla natura. Gli operatori turistici intanto stanno approntando un fitto calendario di iniziative.
Fra queste spiccano alcune gare di livello, l’utilizzo delle e-bike adatte alla neve e la 21ma edizione del Campionato italiano Sleddog del Cis, intenzionato quest’anno a portare su nuovi e più impegnativi percorsi anche le mute con dieci cani.

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